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Il Faro incontra il mito: Dino Zoff – di Dino Neandri

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Incontrare il Mito, il francobollo dei mondiali spagnoli del 1982, il “monumento” Dino Zoff, è stata un’emozione e un flash-back insieme. In un attimo si materializzano gli anni dei calzoncini corti sotto la maglia di calcio monocolore e senza fronzoli, il pallone sporco e consumato stretto come una reliquia sotto il braccio, l’oratorio e le partite interminabili sotto il sole o la pioggia con il “Don” di turno che arbitrava, i palloni “Super Santos” e “Super Tele” vinti con i cremini “Jolly”e soprattutto le radioline che la domenica, ore 14,30, con gli auguri della “Stock di Trieste”, raccontavano calcio attraverso le mitiche voci di Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Ezio Luzzi, Roberto Bortoluzzi. A te Olimpicoooooo… a te San Sirooooo…. con i risultati dei primi tempi dati a bruciapelo. Era la magia di quegli anni e della radio; del calcio raccontato e immaginato. Dell’olio canforato da spalmare sui muscoli freddi nelle rigide giornate d’inverno. Gli anni del Mito. Pensate: incontrare Dino Zoff. L’icona del calcio italiano, il campione del mondo a 40 anni, il portiere dei record, e “sentire” tutti quei ricordi materializzarsi in un attimo nella mente. Ti rendi conto che Zoff, oltre al campione, rappresenta una fetta importante della nostra vita, la più bella e spensierata. Ma poi, bando a emozioni e nostalgia, gli rivolgo la domanda: D) Presidente (per me Zoff è stato soprattutto il Presidente della Lazio), il calcio è molto cambiato in campo ma soprattutto fuori. Sappiamo di procuratori o pseudo tali che riescono ad avere procure per calciatori poco più che bambini. C’è la possibilità di intervenire in queste situazioni? R) Il mondo è cambiato, il calcio di conseguenza. Se, ad esempio, gli stessi procuratori, anche già con i bambini, si comportassero da maestri di vita, questo non sarebbe poi così male”. D) Secondo lei che campionato sarà? Secondo noi la Juve ha perso giocatori fondamentali e ne risentirà… R) E’ vero, la Juve ha perso giocatori di notevole spessore, Pirlo su tutti. Un grandissimo giocatore e uomo-squadra. Bisognerà vedere come e quanto tempo impiegheranno i nuovi ad amalgamarsi. Si è sicuramente ridotto il margine con le altre squadre. Non credo ci saranno più distacchi abissali. Probabilmente ci sarà un ritorno anche delle milanesi. Sarà un campionato più combattuto. D) Presidente, un’ultima domanda, anche molto di parte: e Cragnotti? R) Due sole parole: un grande. Chiudiamo abbracciando e ringraziando Zoff, non prima di averlo immortalato con una copia de “IL Faro”.

E dall’incontro con il Mito passiamo a casa Lazio. La Champions League è saltata per l’incompleta campagna acquisti e per una preparazione atletica deficitaria. Tradotto: disorganizzazione. Il campionato è partito con alti e bassi, ma di positivo c’è che sembrano spuntare all’orizzonte ragazzi in gamba. La Juve mostra la corda dopo un “mercato” caratterizzato da cessioni dolorose, mal rimpiazzate; il Milan soffre, Roma e Inter meno, il Napoli canta, la Fiorentina vola. Per adesso. Il resto è…campionato.

Infine un caro saluto al Mito Zoff che ci ha portato per mano a rileggere pagine di sport e vita  impolverate dal tempo, ma sempre vive e a riassaporare i profumi di un calcio di altri tempi e le nostalgie di infanzie allora ancora in bianco e nero….

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