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Carabinieri, “Abbiamo bisogno di uniformi tecniche, la bandoliera lasciamola alle fiabe”

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In zona San Pietro, è verificata l’ennesima aggressione in danno di due Carabinieri, assaliti da un energumeno in forte stato di alterazione psico-fisica riconducibile alla presunta assunzione di sostanze alcoliche e psicotrope.

Questa volta le due vittime – si legge in una nota del delegato Co.Ce.C. carabinieri Carmine Caforio –  risultano essere un anziano sottufficiale in servizio presso la Compagnia Speciale ed un graduato effettivo alla Stazione CC San Pietro. Le condizioni dei militari non desterebbero preoccupazione; si è appreso che entrambi, dopo le cure del caso, sono stati dimessi dall’ospedale con lievi contusioni in varie parti del corpo. Come se non bastasse, questa mattina, dopo il rito direttissimo celebrato innanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Roma, il responsabile dei fatti, arrestato in flagranza per resistenza e lesioni a PU, è stato rimesso immediatamente in libertà

Ma il fatto che lascia tutti ancor più sconcertati – evidenzia Caforio – è che, nonostante i numerosi interventi deliberati a tutti i livelli dalla rappresentanza militare, il personale che svolge servizio nei tanti reparti della capillare linea territoriale, risulterebbe ancora sprovvisto di tonfa e spray al peperoncino, nonché di mezzi protettivi e di un equipaggiamento adeguato alle mutate esigenze operative.

Benché l’uniforme del Carabiniere sia considerata parte integrante della storia dell’Arma che rivediamo con piacere nelle più affascinati e tradizionali fiabe tra cui quella di PINOCCHIO arrestato dai due Carabinieri baffuti, è giunto il momento – conclude Caforio – di richiedere urgentemente una CONSULENZA ESTERNA ALLE FORZE ARMATE, ESPERTA IN MATERIA DI MEDICINA DEL LAVORO, allo scopo di iniziare a guardare più all’efficienza e alla sicurezza del personale anziché solo all’immagine… LA VITA NON HA PREZZO !!!

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