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Calcio – Rinforzare la squadra significa lungimiranza e programmazione. Poi si potrebbe sognare…

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DINO NEANDRI

Nel precedente numero ci eravamo lasciati all’indomani dell’eliminazione (benedetta) dall’Europa League e alla vigilia della finale di Supercoppa con la Juve, con alle spalle 5 vittorie consecutive in campionato. Molto è successo nel frattempo.

La Lazio ha battuto due volte I bianconeri aggiudicandosi un altro trofeo a pochi mesi dal trionfo in Coppa Italia con l’Atalanta. Le vittorie consecutive in campionato sono arrivate a 11, stoppate dal pari nel derby con la Roma. Nel mezzo un’eliminazione tanto immeritata quanto romanzesca in Coppa Italia con il Napoli a far da contraltare ad una stagione fin qui ricca di soddisfazioni e con scenari in campionato, ad oggi, tutti da scrivere e per nulla scontati per quanto riguarda la lotta al vertice.

La Lazio è ad un passo dalla vetta con una partita da recuperare con il Verona e si potrebbe sognare anche perché, inaspettatamente, Juve ed Inter per motivazioni diverse perdono colpi.I nerazzurri nonostante la propria forza strutturale e qualitativa si stanno ulteriormente rafforzando con dei nuovi importanti innesti, anche il Milan con Ibrahimovic, il Napoli, la Roma, insomma un po’ tutte. La Lazio no. Ci viene detto che non si può alterare l’alchimia e l’equilibrio dello spogliatoio, come se tutti coloro che fanno mercato a gennaio fossero degli stolti.

Non siamo d’accordo e questo è il punto dove noi continueremo a battere augurandoci comunque, per il bene della Lazio, di sbagliare e sempre sottolineando che la qualificazione in Champions League sarebbe un ottimo traguardo. I voli pindarici non possono interessare a una tifoseria alla quale non viene permesso di sognare e fare il definitivo ed ultimo salto di qualità, questo nonostante siano arrivate importanti e prestigiose vittorie e bisogna dare atto alla società di questo, ma non alibi.

Si chiede soltanto un piccolo sforzo per poterci sedere al tavolo delle grandi con le carte in regola e qualche chances in più. Primo campanello: al derby la Lazio ci è sembrata stanca oltre che vuota, pareggio strappato con i denti e un po’ di fortuna. E allora prevenire è meglio che curare. E sognare aiuta a vivere meglio

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