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SIMG – Coronavirus: come vanno trattati i pazienti positivi a domicilio

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SIMG, Società Italiana di Medicina Generale,

on l’aumentare della diffusione di Covid-19 si assisterà ad un progressivo aumento di pazienti con pochi sintomi che potranno essere curati a casa.  In SIMG abbiamo preparato un documento che stiamo condividendo con l’ISS che contiene le indicazioni cliniche e ambientali affinché sia possibile una gestione domiciliare di un paziente affetto da Covid-19” afferma Ignazio Grattagliano, Coordinatore SIMG per la Regione Puglia

La SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, si esprime su come debba essere condotta l’assistenza domiciliare per i pazienti infetti da SARS-CoV-2. La valutazione deve tenere conto del Risk Assessment, ossia della probabilità di complicanze gravi/decesso del paziente con contagio confermato o sospetto di SARS-CoV-2 e di fattori ambientali.

“Vi seguiamo uno per uno anche a casa – assicura il Presidente SIMG Claudio Cricelli. – Con l’aumentare della diffusione di Covid-19 si assisterà ad un progressivo aumento di pazienti con pochi sintomi che potranno essere curati a casa”.

In SIMG abbiamo preparato un documento che stiamo condividendo con l’ISS che contiene le indicazioni cliniche e ambientali affinché sia possibile una gestione domiciliare di un paziente affetto da Covid-19 – afferma Ignazio Grattagliano, Coordinatore SIMG per la Regione Puglia. – Le norme di comportamento per il paziente e per chi lo assiste sono già diffuse presso i portali web dell’ISS e dell’OMS; a queste abbiamo aggiunto una scheda di monitoraggio dei parametri corporei ed ematici del paziente che possa essere utile al medico che seguirà il caso”.

In breve, il trattamento domiciliare si articola su tre livelli. Anzitutto, ci sono le indicazioni cliniche e ambientali sulla quale si può permettere al paziente di stare a casa. Nella seconda parte, vi è una scheda di monitoraggio, utile per i medici che seguiranno a distanza il paziente. La terza pagina è sulle norme di comportamento dei familiari.

Ma quand’è che si oltrepassa il limite che richiede un’assistenza medica diretta?

In pazienti che non abbiano altre patologie di fondo importanti e non abbiano un’età particolarmente avanzata – spiega Grattagliano – se i parametri del paziente rimangono stabili (buona ossigenazione, temperatura corporea non troppo alta, assenza di disturbi respiratori), il paziente può essere gestito a casa. Nel momento in cui tramite il contatto telefonico giornaliero il medico curante verificasse una instabilità nei parametri indicati, sarà possibile disporre di una valutazione ospedaliera per un eventuale ricovero”.

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