Il braccio di ferro con Bruxelles? La vera partita di Roma
interris.it – urly.it/37531
Alla Camera – con 318 voti a favore, 231 contrari e 2 astenuti – il copione è stato rispettato. Il Decreto Rilancio, grazie al voto di fiducia, è pronto per il via libera definitivo del Senato, in programma la prossima settimana. Per il governo guidato dal premier, Giuseppe Conte, si tratta di un buon risultato, non certo del migliore. Palazzo Chigi, vista la situazione complessiva del Paese, poteva e doveva fare di più. Se l’obiettivo dell’esecutivo è quello di far ripartire l’Italia, non basta chiamare rilancio un provvedimento, occorre la benzina da mettere nel motore. E qui il serbatoio non è affatto pieno. Certo, il decreto ha messo in campo interventi da 55 miliardi di euro per limitare l’impatto economico su imprese, partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore. Ma rischiano di non essere sufficienti.