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Migranti, il piano di riforma della Ue: ricollocamento o «rimpatrio sponsorizzato»

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ilsole24ore.com –

Migranti, confermati i tre pilastri del piano Ue
Un nuovo pacchetto di regole sulle migrazioni per superare il sistema Dublino e spingere sulla «condivisione» della solidarietà tra gli stati membri Ue. La Commissione europea ha alzato il sipario il 23 settembre sul suo «nuovo patto sulla migrazione e l’asilo», incentrato sui tre pilastri già anticipati dal Sole 24 Ore del 23 settembre: collaborazione con i paesi di partenza, maggiore controllo dei confini e un sistema di solidarietà che introduce un meccanismo di «sponsorizzazione dei rimpatri» nel caso di rifiuto del ricollocamento. Il vicepresidente dell’esecutivo, Margaritis Schinas, li ha spiegati nei dettagli. Eccoli:

• Il primo piano della riforma è quello di una collaborazione costante con i paesi di provenienza: «L’Europa ha bisogno che i partner gestiscano le migrazioni – ha detto Schinas – Significa che lavoreremo con tutti i partner esterni. Gli obiettivi sono due: uno, “aiutarli ad aiutare” il loro popolo; due, spezzare il business dei trafficanti».

• In seconda battuta, Schinas ha spiegato che il maggior controllo dei confini passerà per accertamenti più integrati. La procedura, secondo quanto aveva già spiegato la commissaria Johansson, potrà avvenire con due modalità: un iter per la richiesta di asilo o una procedura di frontiera rapida, riservata ai migranti in arrivo da paesi con un basso livello di concessione dell’asilo.

• In terza battuta, la Ue vuole introdurre regole «eque» sulla solidarietà. Schinas ha spiegato che Bruxelles ha sviluppato il «nuovo concetto» del return sponsorship, i rimpatri sponsorizzati. In altre parole: se un paese rifiuta le ricollocamenti dagli stati membri più esposti, dovrà gestire entro otto mesi i rimpatri per loro conto.

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