cronaca

Guerriglia urbana a Napoli contro il coprifuoco (e probabile lockdown) del governatore De Luca

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rainews.it – urly.it/38d60

Il coprifuoco (già in vigore) e il lockdown annunciato dal governatore campano (che dovrebbe essere sancito da un’ordinanza firmata entro lunedì) sono state la scintilla per far esplodere la guerriglia urbana a Napoli in piena emergenza coronavirus. Dopo i dati allarmanti sui contagi in forte crescita in Campania, il Presidente Vincenzo De Luca ha introdotto il coprifuoco tramite ordinanza.

E quando sono scoccate le 23, probabilmente non a caso, la manifestazione pacifica per dire no alle misure restrittive è degenerata. Dal corteo, arrivato sul lungomare, si è staccato un gruppo di giovani, il cui identikit appare lontano da quei commercianti e piccoli imprenditori fautori delle manifestazioni pacifiche di protesta. Diversi i momenti di tensione e di contatto tra manifestanti e forze dell’ordine, che contano almeno due volanti danneggiate con vetri distrutti. Il campo di battaglia

La folla si è radunata in Largo San Domenico Maggiore e ha raggiunto via Santa Lucia, dove si trova la sede della Regione Campania. Lì ci sono stati slogan contro il governatore campano e scontri con la polizia in tenuta antisommossa, lancio di lacrimogeni, da entrambe le parti, e di petardi. I manifestanti all’angolo tra via Santa Lucia e via Cesario Console hanno utilizzato due linee di cassonetti della differenziata posti a mo’ di barricate. Ciò nonostante alcune persone sono state fermate. I cassonetti dati alle fiamme Persino i vigili del fuoco, intervenuti a spegnere i cassonetti, sono stati bloccati e tra gli applausi fatti arretrare dai manifestanti, molti dei quali incappucciati che continuavano a lanciare sassi, petardi e bottiglie contro gli agenti e brandendo delle mazze hanno rotto suppellettili in strada.

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