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OenoFuture: la migliore azienda per i vini da investimento

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Intervista a Stefano Minelli

Un Mercato performante da 302 Miliardi e  + 250% negli ultimi 15 anni

Si fa sempre più intensa la ricerca di investimenti alternativi a quelli tradizionali. In particolare, poter diversificare affidandosi ad un’azienda sicura che offra un alto rendimento, come quella fondata da Daniel Eros Carnio, fa sì che OenoFuture sia oggi la migliore realtà nel settore dei vini da investimento. L’azienda è stata premiata presso gli studi della BBC a Londra con il prestigioso riconoscimento Fine Wine Investment Firm of the year for 2019 and 2020 at the European Global Business & Finance Awards per le performance eccezionali.

Il Faro ha il piacere di intervistare Stefano Minelli, Business Development Italia di OenoFuture che promuove questo brand in modo molto professionale, soprattutto a Roma e nell’Italia centrale.

Stefano come è partita la tua professionalità con questo brand?

OenoFuture è un’azienda che da circa 6 anni si occupa di Investimenti di Vini di Pregio. Sono stato contattato su LinkedIn dall’Area General Manager  Federico Capuzzo, dinamico imprenditore, sommelier con grande passione per il vino. Appassionato anch’io di vino da 30 anni, sommelier, sono stato direttore di alcuni ristoranti, ho soprattutto gestito una vineria bistrot con somministrazione e vendita. Sono laureato in Economia e Commercio ed ho iniziato in realtà prima come promotore finanziario, poi sono stato per 11 anni direttore amministrativo e direttore generale della Fondazione Adriano Olivetti.

Quali caratteristiche hanno questi Vini di Pregio? Possono avere anche una rendita di media del 10%?

Questi vini sono l’1% della produzione mondiale. Hanno caratteristiche diverse da quelle della borsa e dei beni di lusso, si tratta comunque di beni tangibili. Una percentuale di guadagno media netta annua tra l’8%-10% che emerge dallo storico dei nostri clienti, la plusvalenza che genera questo investimento poi non è tassabile.

E’ un mercato da 302 miliardi di euro. Perché investire in Vini di Pregio?

Innanzitutto, la regola principale è la diversificazione. Non è logico investire solo nella borsa, in beni di lusso o nel mercato immobiliare. Il Vino, nel tempo, supera gli investimenti tradizionali. Ha un basso rischio, una grande stabilità ed una bassa volatilità. A Roma questo business sta iniziando a diffondersi e ad essere molto apprezzato, a Londra esiste da 60 anni.

Si acquistano dei vini di pregio che vengono stoccati in un magazzino fiscale a Londra, in sospensione d’IVA, a temperatura e umidità costante. Vengono venduti al momento opportuno quando il valore delle bottiglie è aumentato. Milano Finanza consiglia la diversificazione degli investimenti nel Vino che in 10 anni hanno performato il 142% e negli ultimi 15 anni gli indici enologici hanno surclassato il mercato finanziario con uno straordinario + 250%.

L’ingresso minimo per acquistare Vini di Pregio?

Puoi fare un investimento minimo che parta da 10.000 euro e dà importanti risultati.

Solo l’1% della produzione mondiale sono Vini di Pregio. Il primato spetta all’Italia ed alla Francia, vero?

L’elite di questi vini sono Francia ed Italia. Le eccellenze dei Top 100 per più dell’80% spetta a questi 2 Paesi. Poi ci sono quelli dell’Australia, California, Spagna, Cile, Sud Africa e recentemente anche Cina e Libano.

Da dove arrivano i Vini da Collezione in Italia?

Dalla Toscana, Piemonte e Veneto.

Nel settembre 2019 è uscito proprio un Vino destinato agli appassionati cultori del Bordeaux.  Solo 240 bottiglie al prezzo di 30.000 euro l’una. Un record assoluto…

L’enologo cult di Bordeaux Loïc Pasquet ha voluto ricreare una situazione di come era Bordeaux prima del 1855 quando la Fillossera ha distrutto i vitigni di tutto il mondo ed ha creato dei cloni di come era il vino in quell’epoca. Nel 2015 ha prodotto poi questo nuovo vino, per completare il suo Liber Pater da record e si classifica come una delle bottiglie più costose del mondo. Ogni bottiglia costa 30.000 euro e ne ha messo in commercio solo 240. Alcune di esse si possono trovare nei portafogli di qualche nostro investitore fortunato.

Quali servizi offre OenoFuture?

Seguiamo sempre il cliente che non sarà mai un numero ed anche in occasione di alcuni eventi importanti nell’anno, ce ne prendiamo cura facendogli assaggiare questi Vini da Investimento, molto difficili da reperire. Quando parte l’investimento, non si hanno costi di gestione o di ingresso. E’ tutto a carico nostro, non deve pagare assicurazione, nè stoccaggio. L’Azienda guadagna solo se il cliente guadagna, il 10% sulla plusvalenza, quindi l’1% circa.

L’esclusività dei vostri eventi sono tradizioni importanti. A Roma, presso il prestigioso Chiostro del Bramante, gli invitati hanno potuto assistere, lo scorso ottobre, ad un momento di degustazione e alla presentazione di questo business tra imprenditori ed appassionati…

Ad ottobre scorso, si è tenuta a Roma la presentazione di OenoFuture con degustazione presso il Chiostro del Bramante, location meravigliosa, esempio di architettura rinascimentale, per illustrare le opportunità dei Vini da Investimento. Nel 2020 OenoFuture ha presentato anche “Fuorimostra” in concomitanza con la Mostra del Cinema di Venezia. Una serata di gala che si è svolta con il patrocinio del Comune di Venezia, dove gli ospiti hanno potuto degustare i migliori vini italiani del nostro portfolio. La serata si è conclusa con un’asta silenziosa a beneficio delle piccole imprese veneziane in difficoltà per gli effetti della pandemia da Covid-19.

Oltre a quanti vogliono diversificare, qual è il vostro target di clientela?

E’ abbastanza trasversale, chiunque abbia un risparmio da poter investire. Dagli appassionati di Vino ai ristoratori anche stellati, da curiosi con un interesse culturale per il Vino ad investitori che amano la stabilità ma anche gli alti rendimenti.

Il Vino è anche un bene rifugio?

Questi vini son definiti beni rifugio e l’investimento medio va dai 2 ai 4 anni.

In momenti di difficoltà si ha forte stabilità e scarse fluttuazioni, l’investitore non ama le “montagne russe” dei mercati finanziari, deve essere sempre sereno. Il Vino quando deve limitare i danni di una crisi economica si ferma per poi ritornare a crescere. Con la Pandemia è andato oltre le aspettative. Il Vino non ha mai fatto registrare in realtà segni negativi. Questo è il momento ideale per acquistare, con previsioni di crescita importanti per il 2021.

E’ un investimento poi trasparente e sicuro?

Certo! Dopo la visione della proposta, la firma elettronica del contratto e l’effettuazione del bonifico bancario, il cliente riceve tutta la documentazione: il contratto di acquisto, la fattura, il certificato di proprietà dei vini ed un’assicurazione gratuita. Valentina Tacchi

STEFANO MINELLI   Business Development Italia

+39 3383046072    stefano@oenofuture.comwww.oenogroup.com

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