Attualità

L’angoscia come sovrastruttura

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JAIME F. DE ALMORABID

Chi ha attraversato gli Anni Settanta ricorderà bene che ogni occasione era buona per ricondurre al concetto di sovrastruttura – rispetto invece a ciò che si riteneva sostanziale – un altro concetto che si riteneva superfluo o addirittura negativo. Esempio banale: gli anti-politici sostenevano che i partiti fossero una sovrastruttura rispetto alla reale necessità politica, come dire che non servono, anzi sono spesso dannosi. Altro esempio: il matrimonio non serve, basta la famiglia. Etc. Fin qui il primo concetto. Il secondo punto è che ai mezzi di comunicazione – giornali quotidiani, agenzie, tv, altri mezzi di informazione – la notizia arriva una volta al giorno, salvo breaking news veramente importanti. Partiamo da qui.

Mi accorgo con sgomento che larghe fette della popolazione vive attaccato ai notiziari in cerca di non-si-sa-che a proposito dell’epidemia: la giornata è tutta uno zapping da un tg all’altro, da un canale di 24h news all’altro, da un talk-show all’altro, tutti a ripetere stancamente le stesse notizie (comunque inevitabilmente vecchie di 12 o 24 ore) o, nella migliore delle ipotesi, a sorbirsi le dotte opinioni di qualche dotto specialista o esperto o addetto ai lavori (peraltro tutti in contraddizione reciproca, tutti impegnati a dimostrare di essere ciascuno il solo portatore del verbo autentico). Comprensibile. Normale: abbiamo tutti paura di un nemico che esiste e che non sappiamo bene come combattere; nessuno qui fa il negazionista.

Il risultato di questa modalità ossessiva è l’angoscia. Tuttavia, a differenza del virus, l’angoscia si può tenere a bada. In altri termini: l’epidemia è la struttura, l’angoscia da sovraccarico di informazioni è la sovrastruttura, ovvero un effetto indotto che serve solo a farci stare peggio. Bisogna difendersi. Come dicevo prima, le notizie si aggiornano in media ogni 24 ore, chi lavora nel giornalismo lo sa benissimo.

La mia proposta: dedichiamo non più di 30 minuti all’aggiornamento quotidiano, nella fascia oraria che ci è più congeniale (appena alzati, dopo il bollettino delle h18, i tg all’ora di cena, il talk-show preferito; fate voi) e per il resto della giornata rispettiamo le regole e intanto pensiamo ad altro: al mondo ci sono tante cose interessanti e comunque, se proprio ci dobbiamo angosciare, occupiamoci delle nostre angosce personali e non di quelle “indotte”, che – appunto – sono solo sovrastrutture. 

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