Salute e Medicina

PROTESI DI SPALLA . Nuova frontiera efficace nella cura dell’Artrosi

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VINCENZO CAMPAGNA

Come l’anca ed il ginocchio finalmente anche la PROTESI  di SPALLA ha raggiunto livelli di eccellenza sia come materiali (lega di  titanio e nichel) sia come efficacia nel recuperare la funzionalità della spalla artrosica con la scomparsa del dolore, permettendo al paziente di riprendere sia la sua attività di vita quotidiana, sia una attività sportiva  di buon livello (golf, tennis, nuoto, etc)

Poiché la spalla è un arto “appeso”, cioè non è un sottoposto all’azione della compressione del peso corporeo, la sua usura può essere ben tollerata, con una limitazione progressiva della funzione portando anche tardi al trattamento definitivo protesico. L’artrosi infatti è più evidente e dolorosa nell’anca e nel ginocchio dove la deambulazione compromette rapidamente le attività di vita quotidiana

In molti casi l’artrosi può sopraggiungere molti anni dopo aver subito un infortunio alla spalla  con comparsa di dolore insostenibile specialmente di notte. Il dolore notturno è tipico delle patologie di spalla, il giorno nella stazione eretta o seduta il peso del braccio distanzia i capi articolari inducendo una decompressione ed un sollievo dal dolore. Durante la notte la posizione sdraiata determina un aumento della compressione sviluppando un rapido incremento infiammatorio e l’insorgere del dolore che sveglia il paziente.

Anche malattie sistemiche, come l’artrite reumatoide, possono colpire le articolazioni del corpo. Qualunque sia il tipo o la causa di artrosi, la spalla tenderà a diventare dolorosa e difficile da usare.

Anche alcuni tipi di fratture possono portare ad una protesizzazione come primo ed unico trattamento. Alcune fratture in particolare possono ridurre a tal punto l’apporto di sangue all’osso fratturato da determinarne un collasso portando ad una  condizione chiamata necrosi asettica (crollo strutturale non infettivo)

Nella maggior parte dei casi, i medici considerano l’intervento di sostituzione della spalla come ultima possibilità, soprattutto nei soggetti giovani (<60aa) dove si tenta il più possibile di effettuare una sintesi dei frammenti di frattura.

In una artrosi iniziale ci sono metodiche in grado di ridurre il dolore e migliorare la funzione. Ci sono nuovi farmaci iniettabili localmente che lubrificano l’articolazione artrosica (acido ialuronico), inoltre di recente vengono utilizzati trattamenti con fattori di crescita piastrinici (PRP) o con cellule staminali. Questi trattamenti hanno principalmente la funzione di ridurre lo stato infiammatorio dell’articolazione, di ridurre l’attrito nei movimenti dei capi ossei a contatto e di prolungare il tempo dell’eventuale intervento di protesi di spalla.

Vi sono principalmente 3 tipologie di protesi di spalla

PROTESI ANATOMICA: che riproduce l’anatomia della spalla ma con componenti in titanio ed in polietilene (si utilizza nei soggetti più giovani con integrità delle strutture tendinee della spalla)

PROTSI INVERSA: che inverte il meccanismo di incastro della spalla ed è maggiormente utile nei soggetti oltre i 65 anni con una rottura o scarsa qualità dei tendini della spalla

PROTESI DI SUPERFICIE: utilizzata soprattutto nei soggetti giovani che per esiti di patologie pregresse necessitano di una sostituzione solo della superficie della testa omerale

L’intervento non può essere eseguito, come avviene in tutte le protesi, per via artroscopica (con sonde piccole o telecamere) ma con un tagli anteriore o laterale alla spalla. La spalla spesso non necessita di trasfusioni post operatorie come avviene per gli interventi di protesi d’anca o ginocchio. La degenza media è di circa 3 giorni. IL braccio avrà bisogno di un sostegno in tutore per circa 15 giorni dopo l’intervento ed i movimenti passivi cominciano già dopo due giorni dall’intervento, in modo da recuperare progressivamente e  tempestivamente la funzione della spalla.

A tre mesi dall’intervento i pazienti possono riprendere le proprie attività di vita quotidiana e di sport dimenticandosi completamente il dolore e la limitazione precedenti oltre le notti insonni senza riposo

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