cronaca

Ogni volta che il Papa twitta sui migranti viene subissato di insulti

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Le anime pie che si scagliano contro Papa Francesco lo invitano a pensare piuttosto ai “bambini oltraggiati e alla famiglie distrutte di Bibbiano” (indagato un sindaco PD), ai “terremotati” (un classico del repertorio) oppure al “povero #VincentLambert agonizzante perché assetato o affamato”.

Alcuni degli account Twitter che rispondono al Santo Padre sono bot, ma tra le persone reali compaiono Giordano, “patriota nazionalista” che ha come immagine copertina la tartaruga di CasaPound, oppure Kettyg64, che scrive come tra Salvini e il Papa ha scelto “il santo salvini figlio dei cristiani” (sic)

Non mancano fotomontaggi acrobatici in cui si accostano gli italiani brava gente in miniera e persone di colore che camminano o che sono sedute (nullafacenti!) o gli inviti a pensare naturalmente prima agli “italiani che dormono nelle macchine, o agli anziani che rivistano nella spazzatura” (sic).

C’è anche chi, reinventandosi i Vangeli, scrive che “Gesù non era un migrante punto !” (rigorosa la premessa argomentativa: “io sono un cattolico”)

Il messaggio del Pontefice si inserisce in un dibattito politico alimentato anche dalla prima pagina di Repubblica di lunedì 8 luglio, che ha aperto con il titolo: “Cattolici a un bivio: il Papa o Salvini”.

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