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Quando la “rosa” non punge

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DINO NEANDRI

Dopo la qualificazione dell’Italia di Roberto Mancini agli Europei 2020 il campionato ci ha riproposto il solito duello tra Juve ed Inter, staccate ed in fuga. Il Napoli, terzo indiziato per la lotta alle prime posizioni sembra al momento tagliato fuori a causa delle lotte intestine tra giocatori, allenatore e dirigenza. La tifoseria assiste nauseata ed incredula. La Lazio al momento, dopo cinque vittorie consecutive, è attestata al terzo posto con Roma e Cagliari quarte ad inseguire. Il cammino in Europa League e la sconfitta con la Spal purtroppo per la Lazio sono lì a macchiare una stagione fin qui più che buona, con Immobile e Correa in grande spolvero e Luis Alberto tornato “el mago” re degli assist.

Le (non) scelte tecniche, secondo noi sbagliate nelle serate di coppa, hanno penalizzato il passo dei biancocelesti nella competizione ed hanno legittimato, magari a livello inconscio, i giocatori a non dare il massimo. Probabilmente Inzaghi sa di avere la coperta corta ed ha fatto una scelta ben sapendo che tra le contendenti ad un posto al sole (Champions) altre squadre hanno “rose” più competitive sulla lunga distanza.

E Lotito insiste di avere messo a disposizione al mister una Ferrari. Mah. Noi abbiamo pesanti dubbi in merito.Per dirne una: se si fa male uno tra Caicedo e Immobile qual è la punta di riserva? Semplice, non c’è. Ed il finale di due anni fa con mezza squadra fuori uso e con il fiato corto e cotta al traguardo (vedi Crotone) non ha insegnato nulla. E allora benedetta l’eliminazione dall’Europa League, tanto di trofei europei da esibire la Lazio ne ha in quantità industriale… Intanto il prossimo 22 dicembre a Riad, Arabia Saudita, la Lazio giocherà un’altra finale di Supercoppa Italiana con la Juve e chissà… Comunque noi ci siamo.

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