cronaca

Scommesse, slot e lotterie: la paradossale attesa del “liberi tutti”

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interris.it – https://urly.it/3609c

Fino a lunedì 27 aprile non si potevano nemmeno acquistare quaderni e matite per i figli scolari. Ma in compenso i nonni accedevano, come sempre, nelle tabaccherie e si rifornivano degli “essenziali” Gratta e Vinci. Uno dei paradossi, pressoché sfuggiti a rilievi e commenti, nelle settimane del lock down. Comunque, ancora per chissà quante settimane (forse fino agli ultimi giorni di primavera) seguiteremo a non concederci un caffè al banco del bar preferito. Al massimo un cameriere ce lo consegnerà sulla soglia, versato in una tazzina monouso. La normalità è ben lungi dal venire riguadagnata.

I gruppi di pressione (ripetiamo: momentaneamente bloccati) avevano fatto risaltare come  in una “rivendita di generi di monopolio” con annesso bancone del bar, prima sarebbero ripartite le macchinette e poi, semmai, si sarebbe concesso un fugace sorso di cappuccino. Una bella scarica di emozioni per le estrazioni e a seguire al display degli apparecchi. L’episodio è istruttivo, giacché si era provato a forzare invece i tempi per riaccendere l’industria della patologia. Scena da teatro dell’assurdo. Non l’unica.

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