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Abusate in Libia e costrette a prostituirsi al ritorno a casa: l’incubo delle donne rimpatriate

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iot.euronews.com – https://urly.it/37264

Nessun amico o familiare era in attesa al terminal merci dell’aeroporto di Lagos quando il volo è atterrato dalla Libia in una umida notte di febbraio.

Dopo essere sceso dai gradini dell’aereo, uno dei passeggeri – visibilmente commosso – si è inginocchiato sull’asfalto e ha baciato il suolo prima di farsi il segno della croce.

Era chiaro che per alcuni dei 160 migranti a bordo del volo raggiungere casa era una benedizione, ma una benedizione a metà. La vita in Libia era stata brutale e pericolosa, e i migranti che tornavano a casa avevano trascorso mesi o più spesso anni nelle prigioni e nei centri di detenzione. Ma per molti dei rimpatriati, la vita in Nigeria non era molto migliore.

Il rimpatrio dalla Libia a Lagos è stato solo uno delle centinaia operati nell’ambito dell’Iniziativa congiunta UE-IOM, che ha favorito il ritorno volontario di 81.000 migranti africani, 50.000 dei quali dalla Libia. Nell’ambito del programma, ai migranti africani vengono offerti voli di ritorno nel loro Paese d’origine, oltre a denaro contante, consulenza e sostegno alla reintegrazione.

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