cronaca

Brescia, litiga col marito e lui le dà fuoco: muore dopo una settimana di agonia

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ILGIORNO.IT – urly.it/3800d

Brescia, 28 settembre 2020 – Ha resistito una settimana, e ieri è morta. Mina Safine, la 45enne del Marocco alla quale secondo le indagini il marito il 20 settembre aveva dato fuoco al culmine di una lite in casa, non ce l’ha fatta. È deceduta all’ospedale Gaslini di Genova, nel reparto grandi ustionati. E ora la posizione del consorte Abderrahin Senbel, un connazionale maggiore di dieci anni che era stato arrestato, si aggrava: l’accusa non è più di tentato omicidio, ma di omicidio. Marito e moglie, lui cameriere in un ristorante, lei badante, nessun figlio, all’apparenza integrati, domenica scorsa alle 23 avevano avuto un violento diverbio per questioni da chiarire, nel loro appartamento al settimo piano di un palazzo in città. I vicini dopo avere sentito urla e trambusto provenire dall’abitazione della coppia hanno visto fumo e fiamme, e i coniugi avvicendarsi sul balcone per chiedere aiuto.

I primi a intervenire sono stati i vigili del fuoco: una volta saliti nella casa avvolta dal rogo, in corridoio hanno scoperto la signora con gli abiti in fiamme, la quale contorcendosi dal dolore, poco prima di entrare in coma, ha puntato il dito contro il marito. Nelle stanze carbonizzate i carabinieri della Scientifica hanno recuperato i resti sciolti di una tanica di alcol, che si ipotizza sia stato utilizzato dall’uomo per bruciare la moglie e appiccare il fuoco alla casa. Accompagnata al Civile in gravissime condizioni e poi trasferita al Gaslini, Mina Safine non si è più ripresa. Anche Adberrahin Senbel ha riportato qualche lieve ustione ed è finito in ospedale. Arrestato, davanti al gip in occasione dell’interrogatorio di convalida del fermo ha fatto scena muta. Oscuro il movente

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