cronaca

Scandalo finanze vaticane. Ora il Papa vuole i mercanti fuori dal tempio

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urly.it/381vj

I magistrati hanno prodotto un documento di 59 pagine da cui emerge, purtroppo, un insieme di operazioni architettate in maniera diabolica per depredare la Santa sede dei beni riservati alla missione cristiana nel mondo, ma che sono stati utilizzata in tutt’altra maniera.

Gli artigli dei mercanti nel tempio vaticano. Svuotato il conto del Papa

Tanto da arrivare a mettere gli artigli persino sul conto personale di Papa Francesco, vale a dire la riserva più protetta di tutto il Vaticano. Si parla di un furto totale per la Santa Sede pari a una cifra mostruosa di 454 milioni. In cui pesa molto la vicenda del palazzo londinese, finanziata dalla Segreteria di Stato, con linee di credito del Credit Suisse e della Banca della Svizzera Italiana, per 200 milioni di dollari per i quali sono state dare in pegno le donazioni dell’Obolo di San Pietro.

Ovvero con dei denari che avrebbero dovuti destinarsi ai poveri. I prezzi dell’edificio sarebbero stati cioè gonfiati in maniera esorbitante tuttavia senza avere alcuna “valida ragione economica”. Coinvolgendo “tante società di cui non è possibile conoscere i finanziatori”.

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