cronaca

Livatino, il giudice martire: “Svolse il suo dovere sul fronte”

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interris.it – urly.it/39nwj

“Un magistrato che ha rinunciato a sposarsi e che ha offerto tutto sé steso alla lotta alla mafia senza per questo dimenticare mai che anche il peggior criminale era un essere umano non privo di dignità”. La figura di Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” ucciso a soli 37 anni dalla mafia, viene tratteggiata per In Terris da Alfredo Mantovano, magistrato e vicepresidente del Centro Studi che porta il nome di Livano. Papa Francesco ha recentemente autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce il martirio del magistrato siciliano ucciso dalla mafia nel 1990. Livatino sarà quindi il primo magistrato beato nella storia della Chiesa, un riconoscimento che da impulso all’attività di tanti magistrati, giudici e in generale i giuristi cattolici che perseguono una giustizia ispirata al diritto naturale e “una legge fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge”, come affermava Livatino nelle sue riflessioni.

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