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Sport e “Nuovo Rinascimento”

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DINO NEANDRI

Il 2020, l’anno della pandemia e dello sconvolgimento planetario. Della caccia al vaccino e dello spionaggio industriale (farmaceutico), dei guanti e delle mascherine, del lockdown e delle serie televisive Netflix per respirare, delle file alla Caritas, dei ricchi sempre più ricchi e dei poveri sempre più poveri, dei balconi imbandierati e musicarelli, dei violini struggenti a commuoverci su una Piazza Navona insieme affascinante e surreale, dei bollettini serali a rimandarci la maledetta conta dei contagiati e di coloro che non ci sono più. In questo triste contesto lo sport, o meglio una parte di esso, è riuscito con molto affanno a sopravvivere e a riaffacciarsi con legittime speranze al 2021. Gli stadi vuoti, le tribune riempite da sagome cartonate o da avveniristiche bandiere computerizzate e stilizzate hanno ben rappresentato nel contempo la desolazione dell’animo e la voglia di reagire e combattere comunque questo nemico subdolo ed invisibile.  Ed allora il campionato di calcio è voluto ripartire risultando tra i più avvincenti ed equilibrati di sempre ed il 2021 formato Champions League promette spettacolo per le italiane, con degli scontri affascinanti a rubare le attenzioni. Le urne di Nyon hanno infatti detto: Lazio – Bayern Monaco, Porto – Juventus e Atalanta – Real Madrid, ovvero scontri che garantiranno share, milioni di euro e qualche batticuore. Sullo sfondo i prossimi Europei di calcio sospesi la scorsa estate e rimandati a miglior data e che saranno per la prima volta itineranti (segno del destino in un’epoca così tormentata)? Ventiquattro le squadre a partecipare e 13 le città ad ospitare gli eventi (a Roma partita inaugurale, mentre Londra ospiterà semifinali e finale), sperando che magari nel frattempo si sia tornati almeno ad una pseudonormalità. Si partirà l’11 giugno (Olimpico, Turchia – Italia) con finale 11 luglio quasi a ridosso delle tanto sospirate (anch’esse posticipate) Olimpiadi di Tokio (XXXII edizione, 23 luglio – 8 agosto). Il mondo cerca di ripartire e lo sport nella sua versione “oppio dei popoli”, cerca di soffiare sulle vele del tanto sospirato “Nuovo Rinascimento”.

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