Cultura

La metamorfosi del mondo della musica nel periodo del Coronavirus

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LEONARDO CASSANO

L’anno che si è appena concluso ha portato numerosi cambiamenti nelle nostre vite. Abbiamo dovuto modificare le nostre abitudini per far spazio a misure restrittive e precauzionali per salvare le nostre vite. Così, sono cambiate tutte le realtà che ci circondano: dal mondo del cinema, sostituito dalle varie piattaforme streaming, al mondo dello shopping, che ha assistito ad un aumento delle vendite online.

Anche il mondo della musica ha subito dei grossi cambiamenti: i concerti sono stati cancellati o rimandati a date da stabilire e a prendere il sopravvento sono state tutte le piattaforme multimediali, Spotify ed Apple Music su tutte, che hanno visto un incremento esponenziale dei loro abbonati.

Di recente anche Google si è inventato un modo per far arrivare la musica dritta nelle nostre case. Con Google Nest e con delle semplici lampadine smart, è possibile assistere, nei nostri salotti, ad un concerto preregistrato presente sulla bacheca di YouTube, sincronizzando, tramite dei comandi vocali, l’ambiente del concerto con il nostro salotto, dove verranno riprodotti gli stessi suoni e i giochi di luce.

A farne le spese, però, sono tutti coloro che lavorano nel settore della musica e dello spettacolo, che con i teatri e gli stadi chiusi, hanno difficoltà a trovare degli impieghi. L’unica speranza è che questo periodo finisca il prima possibile, così da poter tornare a riempire gli stadi e i palazzetti per poter passare magnifiche serate insieme ai nostri cantanti preferiti.

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