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Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori

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studiocataldi.it

Nel caso di abitualità nel reato, come quello di maltrattamenti in famiglia, nell’ipotesi in cui il PM, una volta esercitata l’azione penale in un procedimento relativo a tale reato, reiteri poi l’azione penale in altro procedimento per atti vessatori riconducibili alla medesima abitualità, il giudice di questo secondo procedimento dovrà dichiarare l’improcedibilità dell’azione penale per intervenuta preclusione processuale a mente del magistero di Sezioni Unite Penali n. 34655 del 28 giugno 2005, depositata il 28 settembre 2005, Pres. Marvulli, Est. Silvestri.Il PM dovrà modificare l’imputazione (art. 516 c.p.p.) nel primo procedimento contestando gli atti vessatori oggetto del procedimento dichiarato improcedibile.Un sentito ringraziamento alla sempre illuminante opera del Dott. Domenico Potetti, artefice dell’inedito provvedimento (che contribuisce alla visione del diritto sotto il profilo dinamico che si prefigge questa rubrica) che proponiamo su LIA Law In Action.I titoletti dei tre paragrafi sono nostri, la parte restante rispecchia interamente il responso dell’autorevole Magistrato della Sezione GIP-GUP presso il Tribunale di Macerata.Buona lettura!

TRIB. MACERATA, Sezione GIP/GUP, 3 febbraio 2021, Giudice Domenico Potetti, imp. X

Fonte: Maltrattamenti in famiglia e atti persecutorihttps://www.studiocataldi.it/articoli/41394-maltrattamenti-in-famiglia-e-atti-persecutori.asp#ixzz6plLGRkpE
(www.StudioCataldi.it)

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