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Tumore al seno: novità nella ricerca, perseveranza nella pratica?

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asocarenews.it – urly.it/3b-7m

Un nuovo passo in avanti verso la diagnostica non invasiva del tumore al seno è una conquista tutta Italiana: la correlazione tra un gene, codificato come E2F1 ed il rischio di cancro al seno è stata identificata da ricercatori Veneti.

«Scoperta importante, soprattutto nel campo della ricerca di biomarcatori tumorali, che ha come obiettivo quello di arrivare ad una diagnosi precoce ed alla produzione di nuovi farmaci antitumorali, per un approccio terapeutico sempre più personalizzato»: questa la dichiarazione del prof. Carlo Foresta, direttore dell’Unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’università di Padova, che ha collaborato con la dott.ssa Maria Santa Rocca e la day/week surgery multidisciplinare diretta dal prof. Alberto Marchet dell’Azienda Ospedale Università di Padova [1].

Il team tutto Italiano ha condotto uno studio su pazienti con cancro al seno, studiando le basi genetiche del tumore: il risultato è la identificazione di un “regolatore chiave del ciclo cellulare”, la cui alterazione può indirizzare le cellule verso una proliferazione incontrollata; pur non essendo ancora dimostrato un vincolo di causalità, ma una predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e quindi un maggior rischio oncologico, è un ulteriore passo in avanti verso la diagnostica tumorale del carcinoma mammario con modalità mini invasiva: sì perché il test genetico si svolge su un semplice prelievo di sangue.

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