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Venerdì Labaro ricorda Giampaolo Borghi, Vigile del Fuoco eroe

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inquantasette anni fa, primissimi giorni di settembre 1965, Roma fu colpita dalla furia della natura. Un incredibile nubifragio si abbatté sulla capitale, oltre 170 millimetri di pioggia si riversarono in particolare su Roma Nord. Due grosse borgate, oggi gli enormi quartieri di Prima Porta e Labaro, vennero allagate dalla piena della marana di Prima Porta e del torrente del Cremera.

L’acqua raggiunse i primi piani delle abitazioni e il tragico bilancio fu di quattromila senzatetto;  tantissime case furono giudicate pericolanti e instabili e fu necessario abbatterne numerose. Centinaia di famiglie persero tutto ciò che avevano.

I morti furono tredici, fra i quali il vigile del Fuoco Giampaolo Borghi, medaglia d’oro al Valor Civile, trascinato via dalle acque del Fiume Cremera a Labaro: il suo corpo non fu mai ritrovato.

Il suo ricordo vive ancora oggi nel nome di una scuola, di una piazza e soprattutto nella stele eretta a Labaro a ridosso della stazione Ferroviaria. A scoprirla dal velo, vennero gli anziani genitori di Borghi che giunsero appositamente dal Nord Italia per partecipare all’inaugurazione e alla cerimonia di commemorazione, che si è poi svolta anche negli anni a seguire fino al 2015. (vignaclarablog.it)

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