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John Lennon pubblicava Imagine 51 anni fa, ma le sue parole vengono ancora fraintese

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ACCADDE OGGI – MICHELA LUDOVICI

Le più note riviste musicali la posizionano fra le canzoni più ascoltate nella storia della musica. Veniva pubblicata l’11 Ottobre del 1971, ormai 51 anni fa, la celebre Imagine del frontman dei Beatles.

L’11 Ottobre di 51 anni fa usciva Imagine, famosissimo brano di John Lennon inizialmente inserito nell’omonimo album e poi divenuto singolo proprio in questo giorno. Lo abbiamo cantato, imparato, suonato, ascoltato in ogni angolo del pianeta, eppure ancora non lo conosciamo davvero. Imagine viene infatti a tutt’oggi fraintesa o non totalmente e pienamente compresa.

Co-prodotta dallo stesso Lennon e da Yoko Ono, il brano è stato registrato nella sua stessa casa ed è caratterizzato da una cadenza quieta e melodica. Tutto è quasi esclusivamente incorniciato dal pianoforte attraverso il quale l’atmosfera appare pacifica e paradisiaca. Ha venduto più di 3 milioni di copie solo negli Stati Uniti ed è stata posta al terzo posto all’interno della classifica dei migliori brani di sempre. Ma cosa voleva dirci davvero John Lennon, con le parole pronunciate nel brano?

Ma sì, John ci invita ad immaginare un mondo migliore, dove tutti si amano. O forse no. Ce lo ha spiegato direttamente lui. Un inno all’ateismo, così lo hanno erroneamente definito alcuni religiosi. Eppure, l’abbiamo cantata nelle scuole, ai saggi di fine anno, nell’ora di musica e di religione. Questo perché, fortunatamente, il significato che Lennon voleva attribuire al testo è ben diverso: non voleva intendere l’abolizione delle religioni dicendo Nothing to kill or die for/And no religion too, ma l’abolizione di guerre religiose.

Già 51 anni fa, l’artista immagina un Dio che unisca tutti e non si frapponga a nessuno, laddove nessun Dio è più grande del Dio di un altro.

Comunque sia, Imagine è una canzone ispirata ai valori del manifesto comunista. Per quanto Lennon non fosse politicamente schierato, i suoi valori rispecchiavano certamente una precisa idea politica e del mondo. Come portavoce della cultura Hippie, John non amava la polizia e tutto quello che gravitava attorno ad essa.

Quante volte, a prescindere da qualsiasi realistica interpretazione, abbiamo utilizzato Imagine come inno di pace? No, non è quello il tema centrale del brano, strano ma vero.

Lo stesso Lennon l’ha definita così:

Una canzone anti-religiosa, anti-nazionalista, anti-convenzionale ed anti-capitalista, ma accettata perché ricoperta di zucchero.

Difficile spiegare in poche righe ciò che si cela dietro queste indicazioni. Non del tutto una canzone pacifista, quindi, bensì rivoluzionaria. E marxista. Ironia della sorte, gli inglesi e gli statunitensi, da sempre contro il comunismo, sono stati poi i maggiori ascoltatori del brano.

Sapevate che…

La Chiesa domandò a John Lennon di modificare no religion con one religion. Lennon non accettò, perché non era quella l’idea che aveva in mente nel momento in cui aveva scritto la canzone. Era stato ispirato da una poesia scritta a 12 anni da Yoko Ono sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, scritta poi dietro l’album Imagine.

È diventata cover, inno, colonna sonora, oggetto di film, documentari, studi. Ha fatto e fa parte delle vite di grandi e piccini in ogni parte del mondo. Dopo 51 anni dalla sua pubblicazione, non smette di far parlare di sé e di raccontarci sempre cose nuove.

Accadde oggi: la storia della musica cambia per sempre e inizia ad immaginare un mondo migliore.

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