cronacaInternazionale

La deportazione con bugia di 300 bambini “Li hanno rapiti con la scusa di una vacanza”

Spread the love

Credevano di andare in vacanza, potrebbero non vedere più le loro famiglie. È un orribile stratagemma quello che sarebbe stato usato dalle forze russe di occupazione di Zaporizhzhia nei confronti di almeno trecento bambini ucraini, portati via da Energodar, Kamianka, Vodyane con la scusa delle vacanze nel territorio russo di Krasnodar e mai più restituiti alle loro famiglie.

La denuncia dell’episodio arriva da Ivan Fedorov, sindaco in esilio di Melitopol, città dell’Ucraina sud-orientale nell’oblast di Zaporizhzhia. Fedorov parla di vera e propria «deportazione». «Oggi – attacca parlando con la Novyny Pryazovia – la deportazione dei nostri bambini è una questione estremamente urgente. I russi avrebbero dovuto restituirli una settimana fa, ma questa settimana sono venuti dai loro genitori e hanno detto: Dateci i vestiti invernali per loro, per ora non torneranno».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *