Vigili del fuoco

Per conoscerli meglio – Intervista all’Ing. ALESSANDRO PAOLA Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma

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ERRATA CORRIGE

Comandante dei Vigili del fuoco di Roma dal novembre 2021, laureato in ingegneria civile e specializzato in “Sicurezza e protezione”, l’Ing. Alessandro Paola è iscritto all’ordine degli Ingegneri di Roma. Prima di approdare come Comandante a Roma ha ricoperto la carica di
Dirigente del Centro Operativo Nazionale e Servizio Telecomunicazioni del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco Direzione Centrale per l’emergenza ed il soccorso tecnico.

Nell’anno in corso qual è stata la decisione più difficile che ha dovuto prendere?

Tra tutti i numerosi interventi, tra i più difficili ricordo gli incendi di Malagrotta e di Via Palmiro Togliatti. A Malagrotta sono stati impiegati fino ad oltre 100 uomini in contemporanea con numerose squadre di Vigili del Fuoco, anche con l’intervento di mezzi aeroportuali e squadre richiamate anche dalle altre province del Lazio e delle regioni limitrofe. In Via Palmiro Togliatti gli incendi hanno interessato vari autodemolitori, ma fortunatamente in entrambi i casi di questi grandi incendi nessuna persona è rimasta coinvolta. Durante l’estate a Roma e provincia abbiamo dovuto fronteggiare oltre 10.000 interventi di incendio di vegetazione.

Quali sono le cause principali degli incendi?

Dipende da dove si sviluppano, a seconda che l’ambiente sia industriale, urbano, di vegetazione o boschivo. È difficile che l’incendio si sviluppi da solo. Le cause vanno ricercate nell’utilizzo del territorio e nelle misure che sono adottate per prevenire gli inneschi. È Importante che la prevenzione sia congeniale al sito, con misure che sono appositamente studiate per lo stesso in funzione della sua orografia, frequentazione, tipo di vegetazione, utilizzo del suolo; è importante poi sempre ricordare di non creare inneschi o focolai sulle aree facilmente combustibili, come accendere fuochi per picnic, transitare o sostare con automezzi su superfici che possono essere incendiate, buttare sigarette o svolgere attività che possano diventare pericolose in presenza di molto vento o in giornate molto calde. In queste condizioni un piccolo innesco può trasformarsi in incendi anche devastanti.

Per la sicurezza sul lavoro, cosa ci può dire?

Importante è la prevenzione incendi, con la valutazione dei rischi non solo per il lavoratore ma anche per l’azienda stessa; è necessario contemperare le misure di messa in sicurezza che scongiurino il verificarsi degli incendi, anche prevedendo attrezzature idonee all’ambiente di lavoro e la formazione dei lavoratori. Ancora oggi sono troppi gli infortuni sul lavoro, ma se il sistema sarà condotto in modo corretto si avrà un abbattimento degli incidenti causati anche da processi lavorativi non consoni ai punti illustrati. Mancando questi presupposti si ha una scarsa consapevolezza del rischio e del pericolo.

Come è possibile evitare o ridurre i rischi per i Vigili del Fuoco?

Attraverso la formazione, le esercitazioni e la pianificazione delle procedure di intervento, analizzando gli scenari vissuti e lavorando sempre per il miglioramento continuo.

Per gli interventi in “mega strutture” come per esempio le gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, i Vigili del Fuoco sanno già come e dove intervenire?

I siti a rischio di incendio rilevante sono soggetti a piani di emergenza interni ed esterni, in cui vengono evidenziate quelle che possono essere le aree d’impatto delle conseguenze delle emergenze anche all’esterno dell’azienda, al fine di consentire la messa in sicurezza delle persone e permettere l’intervento operativo all’interno dell’azienda stressa. A rischio incendio rilevante sono tutti gli stabilimenti classificati tali in funzione delle sostanze detenute o lavorate, che potrebbero determinare conseguenze gravissime come esplosioni, dispersione di gas, contaminazioni ambientali e causare delle situazioni molto più vaste di quelle riconducibili allo stesso sito. Nel piano di emergenza esterno ci sono indicazioni che possono consentire di adottare decisioni critiche sulla gestione dell’emergenza, dalla prima chiamata fino a quando non si viene a creare sul sito stesso un posto di coordinamento, in cui il direttore tecnico dei soccorsi dei vigili del fuoco prenderà la direzione delle operazioni e assumerà tutte le informazioni utili per garantire l’accessibilità delle squadre verso i siti che sono maggiormente a rischio e condurre le operazioni di intervento.

Per quanto riguarda gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, quale è la formazione che viene acquisita dai funzionari che devono gestire le emergenze?

I vigili del fuoco attraverso il controllo del Comitato Tecnico Regionale e le visite di conoscenza delle squadre nei siti – cosiddetta familiarizzazione – acquisiscono le conoscenze necessarie per la gestione degli interventi negli stabilimenti a rischio rilevante. Nella provincia di Roma ce ne sono 12, che sono sempre sotto attenzione da parte dello stesso Comitato Tecnico Regionale. La priorità è cercare di preservare le persone, quindi i beni e l’ambiente.

Gli amministratori di condominio devono fare la valutazione del rischio incendi negli edifici, soprattutto i grattacieli?

Gli edifici con altezza maggiore di 24 metri sono soggetti alla verifica della rispondenza di specifoche prescrizioni antincendio che sono finalizzate a garantire la sicurezza degli occupanti, limitando le conseguenze anche in caso di incendio o evento incidentale. Gli amministratori devono curare che le misure antincendio all’interno degli edifici di pertinenza siano correttamente mantenute e osservate. Molto importanti sono le misure che riguardano i grattacieli anche per limitare l’eventuale propagazione dell’incendio all’interno delle scale e dall’esterno tramite le facciate continue.

Quali sono le caratteristiche di un Comandante?

La capacità di saper approfondire al massimo situazioni ed eventi, essere in grado di stare assieme al personale, per gestire le emergenze e le situazioni di rischio che si vengono a presentare. Bisogna essere assolutamente uniti, riconoscere la competenza delle persone in base anche all’esperienza e, soprattutto, saper prendere decisioni che siano corrette e che tutelino tutti coloro che stanno operando così come le persone che devono essere soccorse.

IVAN PRATESI –

Un grande ringraziamento, i Vigili del Fuoco di Montelanico, lo rivolgono all’ingegner Alessandro Paola Comandante Provinciale di Roma grazie al quale è stato possibile avviare dei corsi di formazione per i volontari.

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