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SOPRAVVISSUTE – Un messaggio positivo sul 25 Novembre.

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SIMONA CONSONI

Da sopravvissuta amo poco le date preconfezionate. Se il 25 novembre serve a smuovere qualche coscienza, va bene. Ma la violenza domestica va combattuta in modo serio ed onesto:

– abbattere le attenuanti di qualunque genere; – aumentare le pene e le forze dell’ordine, gravemente sottodimensionate, da formare (come spesso gia’ accade) sul tema;

– rendere sempre attuabile l’ammonimento prima ancora dell’allontanamento;

– prendersi cura davvero delle donne e dei figli (che se penso alle attuali case rifugio rabbrividisco);

– ridimensionare il ruolo degli assistenti sociali che guidano una ferrari senza patente nell’80% dei casi;

– prendere coscienza che si deve combattere la PAS che quasi nessuno sa cosa sia e che è nei tribunali;

– ridimensionare fortemente le CTU, oggi imposte a tutti e punitive soprattutto verso le donne sporgenti denuncia considerate alienanti; – formare i giudici che sono troppo spesso supponenti e ignoranti gli atti;

– formare gli avvocati partendo dall’ordine;

– attuare un collegamento fra strutture sanitarie e forze dell’ordine e procura;

– renderlo tema dell’educazione civica a scuola, rendere le scuole luogo primario di interlocuzione sul tema.

Il braccialetto è importante ma sembra inattuabile per le ingenti spese dei gestori telefonici. La politica seria trovi adeguate soluzioni. Rinascere si può, continuare a sorridere e prendere coscienza delle nuove donne che siamo diventate. Ve lo dico, oggi, con il sorriso di donna che vive consapevolmente una stagione nuova e felice. Uomini e donne, assieme. Non genere ma opere per bene. 

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