cronaca

La straordinaria coerenza cristiana e civile di Rosario Livatino

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Giunge a Roma, nelle sedi delle massime istituzioni del Paese, dalla Camera al Senato, dalla Cassazione al Csm ma anche in parrocchie, università e scuole superiori, la reliquia (camicia intrisa di sangue) del beato Rosario Livatino, giovane magistrato ucciso dalla mafia nel 1990 in odio alla fede e alla giustizia.

In un momento particolarmente delicato per l’Italia, di crisi economica e di crisi internazionale, l’iniziativa assume una prospettiva di novità come quella che ha delineato il giudice con la sua stessa vita ovvero porre sempre la responsabilità al centro dell’impegno civico, lavorativo e cristiano. Un segno importante in una fase così difficile per l’Italia.

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