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Che cosa manca nel decreto Cutro

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Il decreto-legge Cutro non affronta le problematiche di coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare. L’analisi di Francesco D’Arrigo, direttore dell’Istituto Italiano Studi Strategici “Niccolò Machiavelli”

Come ho già descritto in un altro approfondimento, una serie di Convenzioni internazionali, Leggi e Decreti individua nel Comando Generale del Corpo delle Capitanerie, l’organismo italiano che deve assicurare l’organizzazione ed il coordinamento nazionale dei servizi di salvataggio in mare (S.A.R. – Search & Rescue) ed i contatti con gli altri Stati relativi a tali ed altri compiti di sorveglianza marittima.

Il Comando Generale delle Capitanerie esercita tali funzioni attraverso la sua Centrale Operativa, mediante l’aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle diverse ed eterogenee amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Ad essa fanno capo tutti i compiti di istituto operativi attinenti al coordinamento a livello nazionale ed internazionale di operazioni aeronavali nei settori della Ricerca e Soccorso (S.A.R. Search and Rescue), della polizia marittima, della prevenzione e lotta agli inquinamenti marini e, più in generale, della vigilanza su tutte le attività che si svolgono in mare.

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