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Case green, dai pannelli solari alle eco-caldaie: i nuovi obblighi

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Roma, 15 marzo 2023 – La riforma della direttiva per l’efficientamento energetico degli edifici è stata presentata dalla Commissione europea il 15 dicembre 2021. Il testo approvato ieri, e che passerà all’esame del Trilogo, è quello passato in commissione industria (ma è ancora lontano da essere quello definitivo).

Edifici residenziali e non

Gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033 “per quanto tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile”. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D).

L’obbligo

La direttiva prevede che questo incremento di prestazioni sia ottenuto nel momento in cui un edificio viene venduto oppure sottoposto a una ristrutturazione complessiva, o – nel caso sia in affitto – al momento della sigla di un nuovo contratto. Fino ad allora il proprietario non deve fare nulla. Da sottolineare che già dal dicembre 2021 è stata tolta dalla bozza di direttiva il divieto di vendita e di affitto degli immobili “non conformi”. Sarà il mercato, secondo l’Ue, a rivalutare gli immobili riqualificati e a deprezzare gli altri. Ma molto dipenderà anche dal recepimento della direttiva da parte dei Paesi membri. “I Paesi UE – dice il testo – stabiliranno le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione”.

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