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Sanità territoriale. Esaurite le risorse del Pnrr serviranno oltre 1,2 mld per far funzionare assistenza domiciliare e ospedali di comunità. I dubbi dell’Ufficio parlamentare di bilancio

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Con il fondi del Pnrr l’Italia potrà contare su 7,5 miliardi di euro per riformare l’assistenza sul territorio. Un intervento ritenuto necessario dal momento che il ridimensionamento della capacità degli ospedali – peraltro già bassa rispetto ad altri paesi (il numero di posti letto per 1.000 abitanti è passato da 4 nel 2005 a 3,2 nel 2019, mentre la media europea è scesa da 6,1 a 5,3) – non è stato accompagnato da un adeguato rafforzamento della sanità territoriale, con carenze più evidenti in alcune Regioni.

Una volta esauriti questi investimenti, però, restano diversi dubbi su dove reperire quei fondi necessari a garantire la continuità di questi servizi: dall’assistenza domiciliare agli ospedali di comunità, fino al potenziamento di quelle risorse umane necessarie a garantire l’erogazione delle prestazioni. A mettere nero su bianco tutte queste criticità è l’Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb) in un focus dedicato all’assistenza sanitaria territoriale.

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=112007

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