cronaca

Zuppi in Ucraina, la carta di Papa Francesco. “In Africa fermò le armi”

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Città del Vaticano, 6 giugno 2023 – C’è una mossa che più di ogni altra fu determinante nella difficilissima trattativa da cui dopo più di due anni e mezzo di delicato negoziato emerse l’accordo di pace per il Mozambico, già dilaniato da sedici anni di guerra civile. L’intesa fu raggiunta il 4 ottobre 1992 nella sede della comunità di Sant’Egidio a Trastevere. Quella mossa porta la firma di Matteo Zuppi, che di quel processo di pace, che viaggiò su strade proibite alla diplomazia tradizionale, fu uno dei quattro mediatori ufficiali. “In uno dei momenti più critici in cui le trattative tra il governo di Maputo e la ‘resistenza’ Renamo rischiavano di saltare – ricorda Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio –, don Matteo capì che un’efficace pressione sui due fronti, divisi da un odio tenace, poteva essere esercitata solo facendo toccare loro con mano la sofferenza del popolo, la sete di pace che lo percorreva”.

QUOTIDIANO NAZIONALE

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