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Le scoperte scientifiche più importanti del 2024

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Con qualche giorno di distanza da Nature, anche Science snocciola la sua top ten. Se l’una punta a stilare una lista delle persone che più hanno segnato la scienza nell’anno che sta per chiudersi, l’altra invece lo riassume ripercorrendo i traguardi scientifici più significativi. E il 2024, per Science, va ricordato soprattutto per gli eccezionali traguardi raggiunti nel campo dell’Hiv, in particolare con i risultati osservati con un farmaco efficacissimo come prevenzione, e che riesce a proteggere dall’infezione con una sola iniezione ogni sei mesi.

Ma c’è spazio per molto altro: a guardarsi bene indietro il 2024 per la scienza è stato un anno da ricordare per diversi traguardi raggiunti nel campo della biologia, dell’agricoltura, della fisica, dell’antropologia e della geologia, secondo Science. Vediamo più da vicino i dieci traguardi scientifici dell’anno (per i meno avvezzi alla tradizione della rivista: c’è un unico vincitore, le altre scoperte non seguono una classifica).

Ad aggiudicarsi il 2024, dicevamo, sono stati i traguardi raggiunti nella ricerca sull’Hiv, che vi abbiamo raccontato anche da queste pagine. Nella seconda metà dell’anno, infatti, sono stati divulgati i risultati di due sperimentazioni, su popolazioni diverse, relative all’efficacia del il lenacapavir, un farmaco somministrato per via iniettiva una volta ogni sei mesi come profilassi pre-esposizione (Prep) confrontato con antiretrovirali (comunque molto efficaci) utilizzati come profilassi orale assunti su base giornaliera. I risultati hanno mostrato l’efficacia praticamente totale del lenacapavir nel prevenire le infezioni da Hiv (pari al 100% o di poco inferiore), e la superiorità (del 90% circa) rispetto ai farmaci assunti per via orale. Il principale vantaggio del farmaco infatti è che potrebbe essere somministrato solo due volte l’anno, risolvendo di fatto il problema dell’aderenza e aiutando a combattere lo stigma associato all’assunzione delle terapie, spiegano gli esperti. La rivista ci tiene a ricordare come l’innovatività del farmaco risieda anche nel suo meccanismo di azione: è un inibitore del capside, la struttura che avvolge il materiale genetico del virus, a lungo trascurato come bersaglio farmacologico, scrive Jon Cohen per Science.

Gli studi di antropologia finiscono spesso nei bilanci della rivista. Il 2024 non fa eccezione. Sempre di più quest’anno, grazie ai risultati ottenuti da team diversi, è diventato chiaro che possiamo ricostruire la storia dei nostri antenati e delle società in cui vivevano grazie all’uso combinato dell’analisi del dna, dell’informatica (grazie ai sistemi che analizzano i genomi, ed elaborano i dati contenuti nei database) e l’archeologia. Gli avanzamenti nel campo sono tali da permetterci di stabilire anche i gradi di parentela nei resti fossili rinvenuti negli anni, arricchendo gli studi di antropologia come mai prima. Per esempio, ricorda Andrew Curry, scovando parenti sepolti anche molto distanti tra loro.

https://www.wired.it/gallery/scienza-scoperte-2024-science

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