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Malattie degenerative della retina, ricerca italiana individua l’interruttore molecolare

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Un interruttore molecolare in grado di ripristinare la risposta alla luce nei neuroni della retina colpiti da retinite pigmentosa e da degenerazione maculare legata all’età, due malattie che possono portare alla cecità. Il risultato, ottenuto su modelli preclinici, ha permesso di individuare l’interruttore molecolare chiamato Ziapin2, accendendo nuove speranze per il recupero visivo nelle malattie degenerative della retina. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dall’Istituto italiano di
tecnologia e dall’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, in collaborazione con il Politecnico di Milano e con il sostegno di Fondazione Telethon.

Malattia legata all’età

La retinite pigmentosa è una malattia genetica relativamente rara che colpisce una persona su 3.500, mentre la degenerazione maculare legata all’età affligge il 7-8% della
popolazione e la sua incidenza aumenta con l’invecchiamento. Ad oggi non esistono terapie efficaci per il ripristino della vista e le strategie come le protesi retiniche hanno portato a risultati parziali.

Molecola promettente

La molecola Ziapin2, sintetizzata e testata per la prima volta nel 2020 da Chiara BertarelliGuglielmo Lanzani e Fabio Benfenati, ricercatori dell’Istituto e del Politecnico di Milano, che avevano pubblicato il loro lavoro su Nature Nanotechnology. In particolare,  Ziapin2 è un fototrasduttore, cioè assorbe la luce e la trasforma in segnale elettrico. Inserendosi nella membrana dei neuroni, questa molecola ne modula l’eccitabilità in modo dipendente dalla luce senza interferire con canali ionici o recettori dei neurotrasmettitori.

https://www.aboutpharma.com/scienza-ricerca/malattie-degenerative-della-retina-ricerca-italiana-individua-linterruttore-molecolare

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