Posticipato dal Consiglio dei Ministri al 31 marzo 2025 l’obbligo di assicurazione2024 contro i rischi catastrofali.
GIORGIO G. BOTTARI
L’obbligo di copertura assicurativa era stato imposto dalla Legge di Bilancio n. 213/2013 a sostegno e per la continuità produttiva di tutte le imprese con stabile organizzazione e/o sede legale in Italia iscritte al Registro delle Imprese, che possono rischiare la loro stessa sopravvivenza in caso di catastrofi quali alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane.
Le imprese inadempienti (comma 102 della Legge), oltre all’obbligo di regolarizzazione, rischieranno multe e sanzioni, potranno non rientrare nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, e saranno escluse da aiuti finanziari statali per ricostruzione e ripresa in caso di calamità.
La sostenibilità e la mutualità sono garantite dallo Stato attraverso Sace che riassicurerà le compagnie assicurative, tenute per legge all’anticipo del 30% dei danni subiti per sinistri da eventi catastrofali.
Sono disponibili soluzioni assicurative delle principali compagnie operanti in Italia, su quanto obbligatorio per legge, e anche in opzione su altri eventi come trombe d’aria, grandine e incendi boschivi, sui danni subiti alle merci e per interruzione dell’attività.
A disposizione per consulenza su questo tema,