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Pandemia, nuovo piano nazionale: sì uso vaccini ma non unico strumento. No Dpcm per restrizioni alla libertà personale

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«E’ escluso – si legge – l’utilizzo di atti amministrativi per l’adozione di ogni misura che possa essere coercitiva della libertà personale o compressiva dei diritti civili e sociali. Solo con leggi o atti aventi forza di legge e nel rispetto dei principi costituzionali possono essere previste misure temporanee, straordinarie ed eccezionali».

Un Piano pandemico «ispirato a principi che rappresentano i valori fondativi del nostro Servizio sanitario nazionale», in particolare «la giustizia, l’equità, la non discriminazione e la solidarietà”. Un testo che esclude «l’utilizzo di atti amministrativi per l’adozione di ogni misura che possa essere coercitiva della libertà personale o compressiva dei diritti civili e sociali», e che riconosce l’importanza dei vaccini, ma con una precisazione: quando «approvati e sperimentati, risultano misure preventive efficaci, contraddistinte da un rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole; non possono» però «essere considerati gli unici strumenti per il contrasto agli agenti patogeni, ma vanno utilizzati insieme ai presidi terapeutici disponibili». Sono i punti chiave del nuovo testo di ‘Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029’, trasmesso alle Regioni dal ministero della Salute.

IL MESSGGERO

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