cronaca

Assaltano bar con piccone e speronano i carabinieri – un bandito precipita nel lago -soccorso dai Vigili del Fuoco e Carabinieri

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Ntte di delirio in Valtiberina con quattro malviventi che sono stati fermati dai carabinieri della compagnia di Sansepolcro dopo aver tentato un furto a un bar e dopo essere scappati, prima in auto e poi a piedi. Uno di loro, nel tentativo di sottrarsi alle forze dell’ordine, è caduto dalla E45 nel lago di Montedoglio, salvandosi nonostante un volo di alcune decine di metri, grazie all’acqua che, pur bassa, ha attutito l’impatto. Oggi l’udienza di convalida degli arresti in tribunale ad Arezzo.

Il furto dell’auto e l’assalto al bar – L’antefatto risale a ieri mattina, lunedì 10 marzo, quando a Reggello, in provincia di Firenze, è scomparsa un’automobile – una Citroën C3 – di cui è stato subito denunciato il furto. La targa è stata inserita nella banca dati delle forze dell’ordine e sono scattate le ricerche del veicolo. Che è ricomparso dopo alcune ore, a notte fonda, nella frazione di Le Ville, a Monterchi. Alcuni residenti si erano infatti accorti del tentativo di furto di un gruppo di uomini ai danni di un bar: la banda era arrivata in zona proprio a bordo di una C3 con targa coincidente con quella della vettura rubata. I quattro, dopo essere scesi, stavano prendendo a picconate la vetrina del bar Duri’s Cafè. Ma la presenza di passanti avrebbe fatto desistere i malviventi dal portare a termine l’assalto.

E così i quattro banditi, risultati essere poi trentenni stranieri senza fissa dimora, sono rimontati in auto, cercando la fuga, mentre erano già stati allertati i Carabinieri della compagnia biturgense. Due pattuglie si sono predisposte sulla E45 in direzione nord e, dopo poco, hanno individuato l’auto nel tratto che attraversa il comune di Pieve Santo Stefano. Verso mezzanotte, i militari a bordo di gazzelle con lampeggianti accesi, hanno intercettato la C3 e hanno intimato al conducente di fermarsi, ma invano. L’auto inseguita ha anche speronato le auto di servizio con manovre pericolose, prima di bloccarsi perché intrappolata.

Il volo nel lago e gli arresti – Gli occupanti anziché desistere e nonostante si trovassero su una strada ad alto scorrimento sono scesi dall’utilitaria, tentando la fuga a piedi con l’intenzione di approfittare del buio e della boscaglia circostante. Uno di loro, però, ha oltrepassato la barriera esterna del cavalcavia, precipitando involontariamente da un’altezza di circa 30 metri. L’acqua del lago di Montedoglio sottostante – benché bassa in quel punto spondale (circa 30 centimetri) – ha reso l’impatto a terra meno violento, salvando la vita al fuggitivo. E’ stato comunque necessario attivare il 118: il ferito è stato stabilizzato sul posto con alcune fratture (tra cui il femore) e poi trasferito con Pegaso alle Scotte di Siena, dov’è tuttora piantonato dai carabinieri. Si tratta di un cittadino marocchino e non sarebbe in pericolo di vita. Gli altri 3 componenti del gruppo, invece, sono stati arrestati e trasferiti in carcere. Oggi la convalida in tribunale ad Arezzo: si tratta di tre cittadini originari della Romania.

https://www.arezzonotizie.it/cronaca/furto-bar-caduto-lago-montedoglio.html

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