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Play Festival del Gioco 2025

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L’abbiamo salutata e poi attesa per quasi un anno lasciandoci alle spalle le impressioni ormai lontane di tutto ciò che avevamo visto e, soprattutto, giocato undici mesi fa. Finalmente ci ha aperto di nuovo le porte, seppur diverse, e tutti noi appassionati del gioco, in una sorta di passo cadenzato, siamo entrati nella nuova location del “Play 2025”. Non più Modena, ma Bologna ed ecco che il colpo d’occhio è subito diverso, quello che ci sembrava troppo stretto adesso è disposto in uno spazio di circa 40.000 mq su distese di tavoli per giocatori solitari, gruppi di amici e famiglie. Muniti di mappe e liste dei giochi da provare, i ludici cominciano a prendere direzioni diverse dislocandosi sui tre piani della fiera; tutto è suddiviso per argomenti specifici e se alzi un po’ di più gli occhi gli stendardi delle case editrici ti catturano. Le dinamiche sono quelle conosciute… i più intraprendenti lo sanno e sono riusciti a prenotare il tavolo del gioco che ha spopolato nel 2024, altri ancora più fortunati sono riusciti a farlo presenziando al tavolo con gli autori, in ultimo, si aspetta un po’, ma una partita non è mai negata a nessuno.

Anche noi percorrendo i lunghi corridoi abbiamo lasciato libero spazio alla passione per il gioco, ed abbiamo conosciuto l’importanza del clima nell’antico Egitto giocando a “Tameri” di Tommaso Alisonno, pubblicato da Post Scriptum, disponibile al pubblico probabilmente in autunno 2025;

Siamo stati entusiasti di farci accogliere dalla Ludus Magnus Studio che, tenendo fede alla sua linea gotica, ci ha trasportato in un mondo di pericoli e redenzione facendoci provare “Blasphemous”, tratto dal premiatissimo Videogioco.

Abbiamo assorbito ogni parola quando gli autori, Fabio Lo Piano e Nestore Mangone ci hanno accolto sui crateri lunari per provare “Shackleton Base: a Journey to the Moon”, di Ghenos Games, in una versione resa ancora più avvincente dalle nuove Corporazioni che abbiamo avuto il privilegio di provare in anteprima; così, mentre piazzavamo gli astronauti sulle stazioni spaziali o sul tracciato della reputazione li ascoltavamo rendendoci conto di quanto il gioco fosse poliforme ed imprevedibile. Traspare l’impegno, la passione ed il divertimento con cui lo hanno realizzato; loro stessi ce lo confermano quando gli chiediamo di indicarci il lavoro che per ora ha distinto il loro percorso da ideatori ed all’unisono ci lanciano un segnale dallo spazio! Anche se stanno lavorando per sorprenderci ancora e non ci resta che attendere il loro nuovo progetto comune!

Certi del fatto che l’evoluzione dei giochi di carte non potrà mai avere un punto di arrivo, vogliamo citare alcuni titoli che gli estimatori del genere non potranno lasciarsi sfuggire, la “La via delle spie” di Ghenos Games dove bluff e strategia sono fondamentali per avere la meglio, “13 Foglie” di Cranio Creations per gli appassionati del foliage e “Regicide” di Devir Italia in cui il classico mazzo francese diventa lo strumento per rovesciare monarchi corrotti. 

L’esperienza prosegue e non possiamo non raccontare la presenza dello spazio libero gestito dalla Tana del Goblin dove centinaia di giocatori hanno potuto godere della spiegazione offerta dai capaci “gobelini” o, semplicemente, prendere un gioco dalla ludoteca messa a disposizione e passare il tempo insieme.

Protagonista della manifestazione è stato anche il prestigioso premio “Goblin Magnifico 2025”, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, che ha visto vincitore “Dune: la guerra per Arrakis” di Marco Maggi e Francesco Nepitello, pubblicato in Italia da Asmodee.

In ultimo, non per ordine di importanza, ma per il piacere di avere incontrato una realtà fortemente consolidata sul territorio romano, vi condividiamo lo scambio di batture avute con Antonio Mantico fondatore e colonna portante del gruppo GDT Roma Players.

“Raccontaci le tue impressioni sulla nuova location rispetto alle scorse edizioni”

La differenza più importante è sicuramente data dalla metratura messa a disposizione che, nonostante il numero di persone sia simile a quello dei precedenti Play ha reso gli spazi estremamente più vivibili dal rispetto per l’igiene alla respirabilità degli ambienti. Sicuramente nei prossimi anni assisteremo anche all’ottimizzazione delle aree che, forse, quest’anno per alcune categorie di gioco sono state sovrastimate.

“Il panorama dei giochi presentato dalle case editrici ha soddisfatto le tue aspettative?”

Sotto questo aspetto forse mi aspettavo di poter conoscere più titoli, ma probabilmente il fatto di avere anticipato la fiera al mese di aprile paga lo scotto dell’interruzione della produzione da parte delle case cinesi per il Capodanno.

Sono stato invece piacevolmente colpito sia dalla possibilità posta in atto dalle case editrici nostrane come Asmodee Italia, Ghenos Games, Dv Games e Cranio Creations che hanno messo a disposizione veramente molti tavoli e relativi dimostratori sia dalla presenza di stand occupati dalle case editrici straniere, sintomo del fatto che si sta percorrendo la strada giusta affinché il Play possa diventare l’evento fieristico italiano pari alle realtà europee di maggiore rilevanza.

“Spostiamo un attimo da Bologna a Roma, tu Rappresenti un Gruppo importante di appassionati ludici raccontaci anche qualche anteprima degli eventi che porterà avanti la GDT Roma Players”

Stiamo lavorando per un maggio ancora più divertente. Mi fa piacere darvi in anteprima la date del 18 maggio in cui saremo presenti presso “La Vaccheria” in zona Roma-Eur per una giornata all’insegna di “Players on the stars”, mentre il 22 maggio saremo presso l’Università Tor Vergata di Roma per un altro evento di cui per ora non sveleremo il contenuto ed invitiamo tutti i vostri lettori a seguirci sui social gdtromaplayers!

Cari lettori, le porte del Palafiere di Bologna si sono chiuse ma non vediamo l’ora di tornare! Le date sono già sul nostro calendario, “Play 2026” si terrà dal 10 al 12 aprile ed Il Faro sarà presente, pronto ad illuminare i tavoli da gioco.

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