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L’architettura verde conquista l’Europa: quando la natura entra in casa

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MATTEO MARTINELLI

Un’innovativa ricerca finanziata dall’UE sta rivoluzionando il modo in cui concepiamo gli spazi abitativi urbani, portando un tocco di natura nelle nostre case. La dottoressa Carmen García Sánchez, architetto e ricercatrice, è la mente dietro il progetto “Nature-In”, che fonde sapientemente le tradizioni architettoniche europee e giapponesi. “La biofilia, l’amore per la vita, non è solo una tendenza architettonica, ma una necessità innata dell’essere umano,” spiega García Sánchez. Il suo progetto, che ha attraversato gli anni dal 2020 al 2024, sta attirando l’attenzione internazionale, tanto da meritare uno spazio all’Expo 2025 di Osaka. Ma cosa significa veramente architettura biofila? Non si tratta semplicemente di riempire gli spazi di piante. L’approccio è molto più sofisticato: considera la luce naturale, l’acqua, i materiali e il modo in cui questi elementi interagiscono con i nostri spazi quotidiani. Pensate alle ombre delle foglie che danzano sui muri di un appartamento, o alla sensazione dei pavimenti in legno sotto i piedi nudi. Il timing non potrebbe essere più appropriato: con l’80-90% del nostro tempo trascorso in ambienti chiusi, la disconnessione dalla natura sta diventando un problema sempre più urgente per la salute pubblica. Il progetto Nature-In propone soluzioni concrete per riportare il verde nelle nostre vite urbane, allineandosi perfettamente con il New European Bauhaus, l’iniziativa dell’UE che mira a trasformare i nostri spazi abitativi in modo sostenibile ed inclusivo. L’approccio della García Sánchez si ispira sia all’architettura danese del dopoguerra che alla tradizionale concezione giapponese del “dentro-fuori”, dove gli spazi interni ed esterni si fondono armoniosamente. “La natura ci manda costantemente messaggi,” afferma la ricercatrice. “Ci ricorda che è presente anche in città, dobbiamo solo imparare ad ascoltarla.” In un’epoca di crescenti sfide climatiche, questo ritorno alla natura non è più un lusso ma una necessità. Il vecchio approccio che vedeva la natura come una risorsa da sfruttare sta cedendo il passo a una visione più armoniosa e sostenibile. Come dimostra il progetto Nature-In, il futuro dell’architettura europea passa attraverso una rinnovata connessione con il mondo naturale, per creare spazi che non solo ci proteggono, ma ci aiutano anche a vivere meglio.

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