cronaca

Bruciata la Venere degli stracci di Pistoletto: l’ipotesi del dolo e della gara social a chi la incendiava per primo

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Della ‘Venere degli stracci’ di Michelangelo Pistoletto non resta nulla più. Stamattina, intorno alle 5.30, in piazza Municipio le fiamme hanno divorato l’installazione dell’artista che tanto ha fatto discutere in città. Tutto bruciato. Bruciata la riproduzione di una imponente statua neoclassica raffigurante la divinità greca della bellezza, bruciata la montagna di stracci nella quale la Venere si affacciava.

A un centinaio di metri da Palazzo San Giacomo, sede del Comune, resta solo la struttura in metallo che sorreggeva l’intera opera frutto dell’ingegno di uno tra i massimi autori dell’arte contemporanea italiana nonché tra i fondatori del movimento dell’arte povera. Saranno adesso i vigili del fuoco a stabilire le cause del rogo. Un rogo che ha sollevato indignazione, e non poteva essere altrimenti. Il sospetto è che la ‘Venere degli stracci’ possa essere stata incendiata da qualche vandalo. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza potrebbero restituire una prima risposta sull’accaduto che si è registrato intorno alle 5.30 di questa mattina. E spunta l’ipotesi della gara social. La Fondazione che cura le opere dell’artista: «Si tratta di giovani che in rete si sfidavano a chi arrivava per primo ad appiccare il rogo».

ilsecoloXIX.it

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