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VIDEO – In 2mila non rispondono all’appello. «Un cimitero nel parcheggio allagato»

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AVVENIRE – Code chilometriche per entrare nei pochi supermercati in grado di aprire le porte al pubblico. Le file attraversano interi isolati: centinaia di persone aspettano il proprio turno. Servono almeno un paio d’ore per entrare. Il flusso viene regolato dai commessi, che esortano a mantenere quella calma apparente che nasconde rabbia, disperazione e frustrazione accumulate nelle ultime ore. «Limitiamo le entrate cercando di prevenire disordini – spiegano i cassieri –. Ci tocca fare un servizio pubblico, come ai tempi della pandemia».

Analogia ben presente anche tra i residenti, spinti all’acquisto compulsivo di prodotti essenziali. E nel pomeriggio gli scaffali erano già vuoti. «Ci è voluta mezza giornata – ha detto una residente, esprimendo la propria indignazione –. La gente porta via acqua, latte, carne e verdure a man bassa». L’ansia è prevalsa sui ripetuti appelli alla prudenza, anche perché la paura persiste.

Più passano le ore, più si svela il volto sociale dell’emergenza. Lo sa bene Madrid, che ha deliberato l’invio di altri 10mila militari – divisi tra Ejercito, Policía nacional e Guardia Civil. Circa 4mila di loro arrivati nelle ultime ore per rafforzare l’operato dei 3mila effettivi già presenti a Valencia. La mobilitazione è stata descritta dal premier Pedro Sànchez come «la più numerosa in tempi di pace».

https://youtu.be/_Z6NOaOdpvA?si=-ioiVWSvgCY0eNGv

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