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Mobilità e disservizi per i disabil

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MASSIMO MARZI

Prima il caso di uno studente romano disabile che non si è potuto recare a Roma Tre per poter sostenere l’esame di spagnolo. Costretto sulla sedia a rotelle, non è riuscito a uscire dalla stazione della metro. Gli ascensori erano fuori servizio. Il rettore Luca Pietromarchi ha dato disposizione affinché lo studente possa ripetere la prova nei prossimi giorni e non a Gennaio. “Lo consideriamo un atto dovuto da parte di Roma Tre” –  ha precisato Pietromarchi –  ed è ben nota la situazione di grave degrado in cui versa la stazione Marconi, che costituisce la porta d’ingresso della nostra facoltà di Lettere, tanto che spesso ci siamo addirittura fatti carico di assicurare la pulizia delle scale esterne della stazione della metropolitana. Poi il caso della persona disabile in carrozzina che è stata portata in spalla da alcuni cittadini per permettergli di prendere la metropolitana alla stazione Cipro. Un ennesimo disservizio con scale mobili e ascensori fuori servizio che persisteva già dal mese di Aprile.  “L’accessibilità di una città è sinonimo di civiltà e poter fruire di tutti gli spazi pubblici e privati deve essere un requisito indispensabile per ogni Paese.  Lo dichiara Francesco Figliomeni, vice presidente dell’Assemblea Capitolina e responsabile nazionale delle politiche sociali di Fratelli d’Italia. Eppure continuano le discriminazioni, anche negli aspetti più ovvi della nostra quotidianità.

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