InternazionaleVigili del fuoco

Nell’Europa devastata dagli incendi mancano vigili del fuoco. Oltre 5 mila professionisti in meno rispetto al 2021

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La denuncia arriva dalla Confederazione europea dei sindacati (Etuc), a partire dai dati Eurostat pubblicati lunedì (7 agosto). “Nonostante la crisi climatica aumenti il rischio di incendi”, più di un terzo dei Paesi membri Ue non ha ritenuto necessario mantenere quantomeno stabile il livello di vigili del fuoco arruolati: Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svezia e Ungheria. “I tagli hanno inciso sulla capacità dell’Europa di far fronte agli incendi causati dall’estate più calda mai registrata”, è l’attacco dei sindacati europei, che mettono in luce come l’impatto abbia avuto un riflesso su tutta l’Unione: la diminuzione generale si attesta al -1,5 per cento, ovvero 5.288 professionisti in meno. Tra il 2021 e il 2022 i tagli percentuali più consistenti si sono verificati in Slovacchia (-30 per cento), Bulgaria (-22) e Portogallo (-21), ma in doppia cifra sono andati anche Belgio (-19), Romania (-15), Lettonia (-14) e Francia (-12). In termini assoluti invece è la Francia il membro Ue con il record negativo (-5.446), seguita da Romania (-4.250), Portogallo (-2.907) e Slovacchia (-2.702), con altri tre Paesi in deficit di oltre mille unità: Germania (-1.821), Belgio (-1.787) e Bulgaria (1.768).

it.euronews.com

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