Da Vigile del Fuoco a Sacerdote
LIA ALBONICO
Questo è lo straordinario cammino che ha portato un Vigile del Fuoco a cambiare divisa.
Padre Angelo Gatto, nato a Reggio Calabria, è frate minore cappuccino della provincia umbra di Assisi e cappellano dell’ospedale di Terni.
Prestava servizio al Comando dei Vigili del Fuoco di Torino quando nel 2006 sentì di dover seguire un altro percorso. Lasciò non senza dispiacere la sua divisa da pompiere per indossarne un’altra: il saio.
Nel gennaio del 2016 Frate Angelo ha ricevuto l’ordinazione a sacerdote nella Basilica inferiore di San Francesco d’Assisi; all’emozionante cerimonia è intervenuta una cinquantina dei suoi amici pompieri di Torino, ed ora svolge la sua missione nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Terni.
In fondo, ma non troppo, è rimasto un vigile del fuoco con le stesse motivazioni ovvero, soccorrere e aiutare chi è in angustia. Perciò, attraverso pompieri senza frontiere ha deciso di collaborare al bellissimo progetto “Bambini Liberi”, per la realizzazione di una casa a Capodacqua di Assisi (PG) che accoglierà le mamme condannate alla detenzione con i loro bambini, le ragazze madri che escono dal carcere e non hanno un luogo dove andare, le ragazze madri e le donne che subiscono violenza.
Padre Angelo Gatto, è stato tra i protagonisti del convegno di giovedì 28 marzo 2019 presso il polo didattico regionale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a Lamezia Terme sul tema: “In cammino lungo la via Popilia, verso Sant’Antonio di Padova”.
Da diversi anni egli riserva le ferie al pellegrinaggio. La sua missione consiste nel tracciare parte del percorso del “Cammino di Sant’Antonio”, progetto che prevede 1.550 chilometri di tragitto.
Il Santo naufragò nel 1221 di rientro dalla missione in Marocco; passando per Assisi partecipò nel 1221 al Capitolo generale dei Frati Minori indetto da San Francesco, fino a Padova, ove fisserà la sua sede.
Nel 2016 Padre Angelo percorse il cammino da Padova a Terni e nel 2017 iniziò il viaggio da Terni verso Milazzo, ma una frattura al ginocchio lo costrinse a una fermata a Cava dei Tirreni (SA).
L’11 luglio 2018, nel transito da Milazzo dovette abbandonare il suo pellegrinaggio a Castrovillari per il medesimo motivo. Ma il cammino riprenderà e si augura che il selciato della Via Popilia non venga sepolto dall’incuria, come sta accadendo.