Israele e Territori palestinesi occupati: aumento delle uccisioni illegali, urgente porre fine all’apartheid israeliano contro i palestinesi
amnesty international – urly.it/3nqg5
Amnesty International ha dichiarato oggi che le autorità israeliane devono porre fine alle uccisioni illegali, ai ferimenti gravi e alle punizioni collettive nei confronti dei palestinesi, molti dei quali minorenni.
L’ultimo episodio ha avuto per vittima la giornalista palestinese Shirin Abu Akleh, colpita da un proiettile al capo l’11 maggio mentre stava seguendo un’incursione dell’esercito israeliano nella città di Jenin.
Molti palestinesi sono stati uccisi o feriti a causa dell’uso eccessivo della forza da parte dei militari israeliani durante le proteste o nel corso di perquisizioni e raid. In alcuni casi le uccisioni sono avvenute con modalità equivalenti a esecuzioni extragiudiziali, che sono un crimine di diritto internazionale.
“L’uccisione di Shirin Abu Akleh, una giornalista di lungo corso, è un sanguinoso monito del sistema mortale con cui Israele circonda i palestinesi, che vengono impunemente uccisi ovunque. Quanti altri di loro dovranno essere uccisi prima che la comunità internazionale chiami Israele a rispondere di questi continui crimini contro l’umanità?”, ha commentato Saleh Higazi, vicedirettore di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.