Problemi di bilancio? La soluzione di Salvini è il solito condono: “Saniamo tutte le piccole irregolarità edilizie”.
Quando si tratta di trovare risorse economiche in periodi di vacche magre, la soluzione del centrodestra è sempre la stessa: un bel condono, che sia fiscale o edilizio. Matteo Salvini non fa eccezione. Giorgia Meloni è a caccia di risorse per impostare la legge di Bilancio? Il ministro dell’Economia Giorgetti ha avvertito che bisognerà varare una manovra oculata? La ricetta del vicepremier è pronta. La tira fuori dal cilindro “senza ipocrisia” (parole sue), davanti a una platea non qualunque, quella del convegno di Confedilizia a Piacenza. Testuale: “Ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni? Sì. Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto quanto, lo Stato incassa e i cittadini tornano nella disponibilità piena del proprio bene? Penso che sia un ragionamento sul quale bisogna andare con coraggio fino in fondo”. Senza ipocrisia e con coraggio, quindi, ma anche con poca memoria. Spesso e volentieri, infatti, i condoni del centrodestra non hanno raggiunto i risultati sperati: in occasione di diverse sanatorie, erano state stimate entrate per le casse dello Stato molto più alte rispetto alle adesioni poi raccolte. Salvini deve aver dimenticato tutto, forse a causa di una campagna elettorale in vista delle europee partita fin troppo in anticipo.