Revoca agevolazione prima casa: ultime sentenze
laleggepertutti.it – https://bit.ly/2YYAjD4
Revoca agevolazione prima casa; acquisto prima casa; effetti fiscali dell’atto di compravendita; donazione dell’immobile; dichiarazione del contribuente; residenza anagrafica; immobile di lusso; contratto preliminare di compravendita.
In quali casi viene revocata l’agevolazione della prima casa? Quali sono i presupposti per la revoca dell’agevolazione? Quali sono i parametri idonei ad esprimere il carattere lussuoso di un’abitazione? Per saperlo, leggi le ultime sentenze.
Indice
- 1 Revoca agevolazione prima casa e avviso di accertamento
- 2 Donazione dell’immobile e revoca dell’agevolazione fiscale prima casa
- 3 Revoca dell’agevolazione prima casa
- 4 Svolgimento dell’attività lavorativa nel Comune in cui si trova l’immobile
- 5 Imposta di registro
- 6 Individuazione dell’immobile di lusso
- 7 Abitazione di lusso: è esclusa dall’agevolazione per l’acquisto della prima casa?
- 8 Qual è il requisito per fruire dell’agevolazione prima casa?
- 9 Revoca dell’aliquota agevolata
R
Nell’ipotesi di revoca delle agevolazioni per acquisto prima casa, il cui venditore sia un soggetto Iva, legittimamente l’Amministrazione finanziaria emette avviso di liquidazione per l’imposta in parola e non un atto accertativo nei confronti del contribuente – acquirente.
In tale fattispecie, infatti, non si è in presenza di un accertamento di maggior reddito in capo al contribuente bensì ad una mera rideterminazione degli effetti fiscali dell’atto di compravendita e quindi ad un ricalcalo e nuova liquidazione dell’imposta d’atto dovuta.
Trattandosi di provvedimento di riliquidazione la sua eventuale impugnazione non sospende (art. 56 d.P.R. n. 131/1986) la procedura di riscossione nel corso del giudizio.
La notificata della relativa cartella a mezzo pec, può essere qualificata come invio di documento informatico originale. Pertanto non è dovuta alcuna attestazione di conformità e diviene irrilevante l’estensione del file (.pdf) non essendo prevista la necessità del formato p7m. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione può stare in giudizio sia direttamente senza fare ricorso a difensori abilitati che con difensori esterni.
Comm. trib. reg., (Lombardia) sez. XIX, 06/11/2018, n.4754