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Pensione con Quota 100: tutti i pro e contro dell’opzione

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leggioggi.it – https://urly.it/321b1

Il “decretone Pensioni e reddito di cittadinanza” è intervenuto in maniera importante sul sistema previdenziale, introducendo una nuova modalità d’uscita dal mondo del lavoro: Stiamo parlando, in particolare, della tanto discussa “quota 100” che s’inserisce come opzione per accedere alla pensione. Quindi, accanto alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata, che sono le due modalità ordinare previste dalla legge per collocarsi a riposo, si affianca anche la “quota 100”. La nuova misura, introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021, ha l’obiettivo di alleggerire i requisiti d’accesso alla pensione, divenuti ormai esosi dopo la riforma del 2012.

Grazie alla pensione “quota 100”, come intuibile dalle parole stesse, permette di richiedere la pensione all’INPS al raggiungimento di un minimo di 62 anni d’età e almeno 38 anni di contributi. Sono già moltissimi i lavoratori che hanno fatto richiesta di accesso a “quota 100”: al 6 maggio 2019, sono circa 128.229 le richieste arrivate.

Ma accedere a “quota 100” è davvero così conveniente? Quali sono realmente tutti i pro e contro dell’opzione? Vediamo quindi nel dettaglio quali potrebbero essere i vantaggi, o comunque gli svantaggi, che spingono i lavoratori ad accettare l’accesso alla pensione in deroga ai requisiti ordinari o meno.

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