Violenze contro i migranti in Croazia: difensore civico europeo apre inchiesta contro Commissione
it.euronews.com –
L’Ufficio del difensore civico europeo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su possibili responsabilità della Commissione europea nel mancato rispetto dei diritti dei migranti e dei rifugiati in Croazia.
Il fascicolo è stato aperto su sollecitazione di Amnesty International e riguarda le operazioni di frontiera finanziate dall’Unione europea.
Dai documenti visionati da Euronews emerge che, il 23 ottobre scorso, Bruxelles ha scritto alla Croazia esortando il governo locale a fornire chiarimenti e preannunciando una visita dal tenore ispettivo.
In una lettera inviata dalla commissaria agli Affari interni Ylva Johansson a Davor Božinović, vice premier e ministro degli Interni croato, la Commissione chiede di “condividere il numero di accuse che le autorità croate hanno ricevuto e indagato negli ultimi tre mesi, e a quante di queste è seguita un’azione di follow-up”.
Spari, frustate e abusi sessuali sulla rotta balcanica .
L’Ufficio del difensore civico europeo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su possibili responsabilità della Commissione europea nel mancato rispetto dei diritti dei migranti e dei rifugiati in Croazia.
Il fascicolo è stato aperto su sollecitazione di Amnesty International e riguarda le operazioni di frontiera finanziate dall’Unione europea.
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Dai documenti visionati da Euronews emerge che, il 23 ottobre scorso, Bruxelles ha scritto alla Croazia esortando il governo locale a fornire chiarimenti e preannunciando una visita dal tenore ispettivo.
In una lettera inviata dalla commissaria agli Affari interni Ylva Johansson a Davor Božinović, vice premier e ministro degli Interni croato, la Commissione chiede di “condividere il numero di accuse che le autorità croate hanno ricevuto e indagato negli ultimi tre mesi, e a quante di queste è seguita un’azione di follow-up”.
Spari, frustate e abusi sessuali sulla rotta balcanica
Sono state diverse, a partire dal 2017, le denunce di abusi e violenze contro la polizia di frontiera croata. I migranti sarebbero stati picchiati, frustati e perfino abusati sessualmente prima di essere respinti in Bosnia ed Erzegovina.