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La repressione finisce nel sangue: 31 morti dall’inizio delle proteste per Mahsa Amini

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Non si ferma l’ondata di proteste in Iran scatenata dalla morte della giovane Mahsa Amini, la 22enne del Kurdistan iraniano deceduta lo scorso 16 settembre a Teheran mentre era detenuta dalla polizia morale per non avere indossato correttamente il velo islamico. La protesta è ormai allargata a quasi tutte le province del paese. Sarebbero almeno 17 i manifestanti uccisi, centinaia i feriti, mentre rimane ignoto il numero degli arrestati. Più preoccupante è il balancio della Ong con sede a Oslo, Iran Human Rights, che riporta l’uccisione di almeno 31 civili durante la repressione delle proteste. “Il popolo iraniano è sceso in piazza per i propri diritti fondamentali e la propria dignità umana e il governo sta rispondendo alla loro protesta pacifica con i proiettili”, ha affermato in una nota il direttore della Ong, Mahmood Amiry-Moghaddam, pubblicando un bilancio totale dopo sei giorni di proteste. – (today.it)

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