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La Rubrica dei Complessi – il Complesso di Crono

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NUNZIA FASANO

Questa rubrica ha l’obiettivo di farci riflettere sui complessi, tralasciando le alterne vicende della sua concettualizzazione. Il primo che se ne è occupato è stato C. G. Jung  somministrando un test di parole stimolo opportunamente scelte per le persone da esaminare, ne controllò i tempi di reazione e notò che gli stessi si prolungavano di fronte a parole che si connettono  a un’emozione, che “urtavano” in questo modo un complesso. Oggi vengono considerati come momenti naturali dello sviluppo e la loro patologia si manifesta solo se la conflittualità che contiene non viene  risolta o inserita nell’equilibrio dell’intera personalità. Il complesso riguarda tutti noi. 

Il complesso di Crono è il contrario a quello di Edipo. Esprime la complessità inconscia del padre verso i figli e fantastica di castrare, schiacciare, umiliare, togliere diritti ecc. Ricordiamoci che nel mito greco Crono divora i figli. Perché il padre ha tendenze ostili verso i figli? Magari quando non si è sentito coinvolto nella scelta di avere un figlio. Un altro fattore avviene con la crescita dei figli, quando si può creare una paura che questi possano realizzarsi di più. Il padre narcisista vive allora un decadimento psicologico e fisico e quindi può manifestare ostilità. Occorre riflettere sulla figura di padre che non possa essere preso da Crono ma felice della realizzazione del figlio, senza che si senta spodestato anche nella relazione con la propria moglie (madre). Questo aiuta i figli a non sentirsi minacciati da quell’ostilità inconscia del padre che fantastica l’umiliazione proprio come il mito di Crono. Cosa ci racconta oggi questo complesso e cosa ci porta a capire? 

Per approfondimenti tel Nunzia Fasano – Psicologa Psicoterapeuta tel. 347 6611972

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